Missione EMASoH: cambio al comando di Nave Rizzo

Cambio al comando di Nave Rizzo

Catia pellegrino Rizzo

(di Stato Maggiore Difesa)
04/08/23 

A bordo di Nave Rizzo, alla presenza del force commander dell’operazione “Agenor” contrammiraglio Mauro Panebianco, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra il comandante cedente capitano di fregata Valerio di Giammatteo e la parigrado Catia Pellegrino.

L’unità navale, nell’ambito delle missione internazionale EMASoH (European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz), si trova in sosta logistica presso il porto di Dubai.

Partita da La Spezia il 20 aprile scorso, la FREMM è stata impiegata, senza soluzione di continuità, assolvendo il delicato incarico di flagship della missione a guida internazionale operante nello Stretto di Hormuz.

Questi i numeri che hanno caratterizzato il dispiegamento di Nave Rizzo nell’operazione sotto la guida del comandante Di Giammatteo: 105 giorni di attività operativa continuativa, circa 60 ore di volo per ricognizione, circa 100 le unità mercantili di interesse europeo e nazionale alle quale l’unità ha garantito supporto ravvicinato.

L’impegno della FREMM, tuttavia, è stato di più ampio respiro.

Giunta in area di operazioni, Nave Rizzo ha preso parte a importanti eventi multi-nazionali, catalizzatori del crescente interesse nell’area da parte degli stakeholders internazionali, tra queste l’operazione Compass Rose, nell’ambito del Combined Maritime Forces.

Nella scia del tradizionale ruolo di naval diplomacy svolto dalla Marina Militare, il lungo periodo di attività internazionali svolte dall’Unità, ha infatti rappresentato una propizia occasione per il consolidamento dei rapporti con le Marine e i Paesi del Golfo, nonché con l’industria e le comunità di italiani residenti all’estero.

Catia pellegrino Rizzo1

FONTE: Difesaonline

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Contratto per l'ammodernamento di mezza vita (MLU) delle fregate Classe Horizon

(di Fincantieri)
31/07/23 

310723 HRZ CLASSOCCAR (Organisation for Joint Armament Cooperation) ha assegnato a Naviris ed eurosam un contratto per l’ammodernamento di mezza vita (mid-life upgrade – MLU) delle fregate classe Horizon italiane e francesi. I due co-contractor, Naviris ed eurosam, lavoreranno in stretta collaborazione con i loro azionisti, Fincantieri e Naval Group per la fregata, MBDA Italia, MBDA Francia e Thales per la nuova generazione del sistema Principal Anti-Air Missile System & Long-Range Radar (PAAMS & LRR).

Il valore del contratto per Naviris ed eurosam è di 1,5 miliardi di euro. Più in dettaglio, nei prossimi giorni Naviris finalizzerà i contratti di subappalto, tra cui quello con Fincantieri, che avrà un valore di 211 milioni di euro e costituisce un’operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza definita nel rispetto della relativa normativa applicabile.

Con questo upgrade, le fregate della classe Horizon riceveranno una modernizzazione all’avanguardia dell’intera nave e il potenziamento delle capacità di combattimento. I nuovi sistemi d’arma e le relative suite di comando e controllo e di guerra elettronica forniranno le massime capacità e prestazioni contro le minacce più moderne. In riferimento alla guerra antiaerea, la nuova generazione di PAAMS & LRR (Principal Anti-Air Missile System & Long-Range Radar) è un upgrade molto significativo e il sistema sarà in grado di sconfiggere le minacce del prossimo decennio quali missili (ipersonici, balistici, supersonici sea-skimmerhigh velocity cruise), UAV (unmanned aerial vehicle) e aircraft ad alta manovrabilità, in uno scenario di attacco a saturazione.

310723 HRZ CLASS1Damien Raby, CEO di Naviris ed Enrico Bonetti, COO di Naviris, hanno dichiarato: “Siamo molto orgogliosi del risultato di oggi; il contratto firmato oggi è il risultato di un percorso, affrontato insieme al nostro partner eurosam e ai nostri clienti: OCCAR, che ringraziamo sentitamente per l’ottimo lavoro svolto, la Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa / Direzione Nazionale degli Armamenti e la DGA, iniziato con l’aggiudicazione degli studi di fattibilità che renderanno ancora più solida l’esecuzione del programma. Questo contratto è un passo fondamentale per Naviris nel dimostrare la sua capacità di eseguire un programma multinazionale e rinforza ulteriormente il ruolo della joint venture come centro di gravità nella relazione tra Fincantieri e Naval Group, anche in collaborazione con Leonardo e SIGEN (ELT e Thales)”.

Eva Bruxheimer, Managing Director di eurosam, ha dichiarato: “Il PAAMS & LRR, un sistema unico installati sulle quattro fregate italiane e francesi, è stato impiegato con successo in tutto il mondo per oltre 15 anni in sinergia con PAAMS e LRR – variante UK installata sui sei destroyer Type-45. Questa nuova generazione del sistema PAAMS & LRR per le fregate, sviluppata e prodotta da eurosam attraverso MBDA Italia, MBDA France e Thales, e integrata congiuntamente con Naviris sulle fregate, si basa su un missile potenziato (ASTER Block 1 NT), un lanciatore aggiornato, due nuovi radar AESA (Kronos Grand Naval di Leonardo e SMART-L MM/N di Thales) e un nuovo sistema di comando e controllo ad architettura open software”.

Le Fregate Horizon sono state costruite tra il 2000 e il 2010 come parte di un programma congiunto tra Fincantieri e Naval Group, dotando le Marine italiana e francese di fregate innovative con capacità antiaeree. Il sistema PAAMS & LRR è stato originariamente sviluppato e prodotto, sotto la responsabilità di eurosam, per le quattro fregate classe Horizon.

Principali caratteristiche delle unità classe Horizon

Lunghezza / larghezza totale: 153 m / 20,3 m
Dislocamento / pieno carico: 6.500 tonnellate / 7.300 tonnellate
Capienza: 210 (equipaggio 190 + 20 passeggeri)
Raggio d’azione: 7.000 miglia nautiche a 18 nodi
Velocità massima: 29 nodi

La nave è progettata per servire un vasto ventaglio di missioni, comprese operazioni ad alta intensità, tutte con equipaggio ridotto. Le fregate Horizon sono navi da combattimento di prima linea con una forte capacità distintiva: la guerra antiaerea, nota anche come difesa aerea. Le prerogative delle navi sono quindi il controllo dello spazio aereo sull’area delle operazioni, il comando e il controllo della difesa aerea e la copertura antiaerea per gruppi di portaerei e convogli. Le fregate Horizon forniscono protezione contro minacce ad alta intensità e attacchi di missili anti-nave. Contribuiscono inoltre al controllo aereo e marittimo durante le operazioni militari fornendo il comando della difesa aerea e il controllo delle forze alleate. Possono anche partecipare a missioni di servizio pubblico.

FONTE:DIFESAONLINE

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Ordinato dalla Marina Militare a Fincantieri un terzo sottomarino Nfs

Il valore di questa unità sarà di oltre 500 milioni di euro, compreso il relativo integrated logistic support, e la consegna prevista nel 2030

Nuovo sottomarino

REDAZIONE SHIPPING ITALY

Occar (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement), l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti, ha esercitato l’opzione per la costruzione del terzo sottomarino di nuova generazione relativo al programma U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare assegnato a Fincantieri. Secondo quanto reso noto dallo stesso gruppo navalmeccanico l’unità ha un valore di oltre 500 milioni di euro, compreso il relativo integrated logistic support, e sarà consegnata nel 2030.

Lo sviluppo futuro del programma contempla ulteriori 160 milioni di euro per future attività supplementari o forniture di specifiche ulteriori capacità richieste dalla Marina Militare.

I sottomarini U212NFS saranno altamente innovativi, con significative modifiche progettuali tutte sviluppate autonomamente da parte di Fincantieri, che riveste il ruolo di Design Authority, in accordo ai requisiti della Marina Militare. Il programma risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l’approssimarsi del termine della vita operativa delle 4 unità della classe Sauro attualmente in servizio. Serve inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall’azienda e dalla filiera, maggiori realtà industriali e piccole e medie imprese del comparto, perché sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall’industria nazionale.

“I compiti che i sottomarini svolgono a favore della collettività sono molteplici” ricorda nella sua nota Fincantieri. “Quotidianamente i sottomarini della Marina Militare sono impegnati nella sorveglianza delle vie di comunicazione marittime e della dimensione subacquea, anche nell’ambito delle alleanze Nato e Ue. Un ruolo che assume sempre maggiore rilevanza alla luce degli interessi del Paese che risiedono sotto la superficie del mare, dalle risorse dei fondali alle infrastrutture subacquee energetiche e di comunicazione”.
 

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Megacommessa miliardaria per Orizzonte Sistemi Navali

La joint Fincantieri-Leonardo ha firmato con la Difesa un contratto da 925 milioni per tre pattugliatori di nuova generazione con un cockpit altamente innovativo

megacommessa

Una offshore patrol vessel

Nell'ambito del programma di acquisizione di offshore patrol vessel della Marina Militare italiana, Orizzonte Sistemi Navali, la joint venture partecipata da Fincantieri e Leonardo con quote rispettivamente del 51 e del 49 per cento, ha firmato con la direzione degli armamenti navali del segretariato generale della Difesa il contratto per la costruzione di tre pattugliatori di nuova generazione, con opzioni relative ad ulteriori tre unità e agli adeguamenti infrastrutturali necessari per le basi navali di Augusta, Cagliari e Messina, dove avranno sede le navi.

Il valore complessivo del contratto per le prime tre unità è pari a 925 milioni di euro, comprensivo dei relativi servizi di supporto logistico. Nei prossimi giorni Orizzonte concluderà i contratti di sub-fornitura con Fincantieri e Leonardo, che avranno rispettivamente un valore pari a circa 540 e 255 milioni. Per Leonardo il previsto contratto di sub-fornitura, da concludersi tra Leonardo e Orizzonte, rappresenta un'operazione con parte correlata di minore rilevanza, in virtù del valore del contratto e degli indici di rilevanza applicabili.

Con una lunghezza di circa 95 metri, un dislocamento di 2,300 tonnellate e la capacità di ospitare a bordo 97 membri dell'equipaggio, i nuovi pattugliatori si distingueranno per la concentrazione di soluzioni tecnologiche, nonché per standard di eccellenza in termini di automazione e manovrabilità che li renderanno adatti a operare in un ampio ventaglio di scenari tattici e condizioni atmosferiche.

Tra le caratteristiche più innovative vi è il cockpit navale, sviluppato per i pattugliatori polivalenti d'altura della Marina sulla base di un requisito altamente innovativo: una postazione integrata, co-prodotta da Leonardo e Fincantieri NexTech, che permette la condotta della nave e delle operazioni aereonavali da parte di soli due operatori, il pilota e il copilota, che hanno inglobato le figure dell'ufficiale di guardia in plancia e del comandante. Da questa postazione, ubicata nella plancia comando, è infatti possibile gestire sia le macchine, i timoni e gli impianti di piattaforma sia alcune funzioni del sistema di combattimento.

Il programma offshore patrol vessel risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di presenza e sorveglianza, vigilanza marittima, controllo del traffico mercantile, protezione delle linee di comunicazione e della zona economica esclusiva, oltre ad attività di tutela dalle minacce derivate dall'inquinamento marino, quali lo sversamento di liquidi tossici.

Per Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, «questo contratto premia e mette insieme il meglio della tecnologia italiana». Secondo Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, «questa firma rappresenta un notevole successo sul piano commerciale, perché gli offshore patrol vessel appartengono alla famiglia [di pattuglitori] FCX, l'architrave della nuova offerta di Fincantieri nell'ambito della Difesa su scala globale. È inoltre la conferma della capacità gestionale del gruppo di ricoprire il ruolo di partner strategico della nostra Marina, una delle più avanzate al mondo. Non ultimo, il programma, attraverso il rilancio di Orizzonte Sistemi Navali, consolida ulteriormente la collaborazione con Leonardo, permettendoci di concentrare le competenze di integrazione del sistema nave e, in senso più ampio, ribadisce la valenza del nostro sistema-paese».

FONTE:INFORMAZIONI MARITTIME

 

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I Samp-T e lo scudo antimissile: cosa succede all’arsenale italiano

Un interessante argomento dal sito INSIDEOVER

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21 LUGLIO 2023

Martedì 18 luglio, il direttore di Occar (Organizzazione Congiunta di Cooperazione in materia di Armamenti) Joachim Sucker e l’amministratore delegato di Eurosam Eva Bruxmeier hanno firmato il contratto di approvvigionamento di sistemi missilistici di difesa aerea a terra di nuova generazione Samp-T Ng per l’Aeronautica Militare Italiana.

L’Occar ha agito su delega del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti (Segredifesa) e la Direction Générale de l’Armement (Dga), accordandosi col consorzio italo-francese Eurosam composto sostenuta da Mbda Francia, Mbda Italia e Thales.

L’Aeronautica Militare sarà quindi dotata di Samp-T di nuova generazione equipaggiati con il radar Kronos Grand Mobile High Power (Gmhp) di Leonardo che è una versione potenziata del sensore precedente, progettata per soddisfare scenari operativi in continua evoluzione. Il radar multi-funzione e multi-missione Kronos Gmhp è di tipo Aesa (Active Electronically Scanned Array) e lavora in banda C concentrandosi principalmente sulla sorveglianza e la difesa aerea in ambienti terrestri e costieri. Il Samp-T Ng rientra nel programma Fsaf-Paams (Famille des systèmes Surface-Air Futurs – Principal Anti Air Missile Systems) in fase di sviluppo tra Italia, Francia e Regno Unito per la composizione di un’architettura da difesa aerea composita in grado di esprimere difesa antimissile e antiaerea con capacità antibalistiche che, in Italia, soddisfi le esigenze operative di Esercito e Marina e sia in grado di contrastare le minaccia prevedibili almeno fino al 2030. Partecipano a questo programma anche la Marina Militare e l’Aeronautica francese insieme alla Royal Navy britannica.

Lo sviluppo del Samp-T Ng è stato avviato nel 2021 in collaborazione tra Francia Italia, prevedendo il potenziamento del sistema missilistico originale in servizio dal 2010. Questa nuova versione si basa sul missile Aster-30 Block 1 Nt (Nuova Tecnologia) di Mbda che vede la presenza di un nuovo seeker e un nuovo computer. Il lanciatore è stato aggiornato e così anche il già citato radar, che per la Francia sarà il Ground Fire 300 di Thales. Il modulo di comando e controllo comune sarà basato su un aggiornamento dell’architettura software di comando e controllo aperta e avrà una connettività migliorata. Il Samp-T Ng avrà capacità di difesa terra-aria a lungo raggio in grado di offrire una portata di sorveglianza di oltre 350 chilometri e una di intercettazione di oltre 150. Secondo quanto rilasciato da Mbda, potrà operare in un denso ambiente aereo civile in cooperazione con velivoli militari venendo pienamente integrato nelle reti di difesa aerea. Sarà capace di contrastare minacce emergenti e future multiformi come missili ipersonici, missili balistici con possibilità di manovra, veicoli di rientro di missili balistici a medio raggio (Mrbm), missili da crociera ad alta velocità, Uav (Unmanned Air Vehicle) e velivoli altamente manovrabili anche in uno scenario di attacco di saturazione e in un ambiente informatico contestato.

La firma del contratto fa seguito all’ordine effettuato direttamente dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal suo omologo francese Sébastien Lecornu dello scorso 27 gennaio. Allora erano trapelati dettagli molto generici che riferivano di 700 missili Aster-30 per un valore complessivo di due miliardi di euro, generando in Italia speculazioni giornalistiche – senza fondamento – di un loro invio in Ucraina stante la decisione di Parigi e Roma di spedire una batteria di Samp-T a Kiev per rinforzare le capacità di difesa aerea. Già allora questa voce appariva senza senso, come anche quella che riferiva del deterioramento delle capacità di difesa aerea nazionali a causa dell’invio del Samp-T in Ucraina: i piani italiani di acquisizione prevedono da tempo di potenziare il complesso di difesa aerea con nuove batterie, inoltre gli stessi allarmi non erano stati sollevati quando il nostro Paese ha schierato un Samp-T dell’Esercito in Turchia a difesa dei suoi confini meridionali nell’ambito dell’operazione Nato “Active Fence” dal giugno 2016 al dicembre 2019, sottolineando quindi come si sia trattato di un allarmismo fazioso.

Attualmente si ritiene che la Francia disponga di nove batterie di Samp-T, mentre l’Italia di cinque, tutte in forza presso il Quarto Reggimento artiglieria contraerea di Mantova insieme ad una batteria per finalità addestrative, pertanto a queste andranno ad aggiungersi quelle dell’Aeronautica Militare dotate della versione Ng del vettore. Come da Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa (2021-2023), infatti, il nostro Paese ha previsto il rinnovamento e il potenziamento delle capacità della difesa aerea e missilistica nazionale con l’aggiornamento allo standard Samp-T Ng delle batterie esistenti dell’Esercito e con l’acquisizione di cinque nuove batterie della versione Ng per l’Aeronautica. Ancora non sono stati resi noti i dettagli della commessa, come le tempistiche di consegna e il numero esatto di vettori/lanciatori che potrebbero essere diversi rispetto a quanto stabilito dal Dpp 2021-2023.

FONTE:Logo insedeover

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Firmata convenzione tra Marina Militare e ISPRA per la tutela e il monitoraggio dei mari

Firmata convenzione tra Marina Militare e ISPRA per la tutela e il monitoraggio dei mari

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25 luglio 2023 Nucleo PI

Roma, 25 luglio - Si è tenuta nella mattinata di oggi, nel Salone dei Marmi di Palazzo Marina, la firma della convenzione attuativa fra la Marina Militare e l'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale. A siglare l'intesa il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e il Direttore Generale di ISPRA, dottoressa Maria Siclari.

L'accordo formalizza la collaborazione tra i due istituti, in progetti, ricerche e studi inerenti la conoscenza e tutela dell'ambiente marino, anche nell'ambito del Piano Nazionale della Ricerca Militare, lo scambio di dati oceanografici relativamente alle attività di comune interesse e l'aggiornamento professionale del rispettivo personale.

Questo accordo è un esempio di come le eccellenze del Paese possano cooperare in un'ottica di planetary health. Importanti attività di monitoraggio ambientale, come quelle dell'inquinamento acustico dei mari, verranno condotte attraverso la rilevazione da parte dei sottomarini della Marina Militare" : queste le parole dell'ammiraglio Credendino rilasciate a margine della stipula della convenzione.

Nel sottolineare l'importanza di questa convenzione, il Direttore Generale di ISPRA, dottoressa Maria Siclari ha dichiarato: “La convenzione attuativa sul tema ampio e complesso del monitoraggio e valutazione del rumore sottomarino, rappresenta un elemento fondamentale nell'ambito della proficua collaborazione tra ISPRA e Marina Militare, che si articola su più livelli dal PNRR all'attuazione delle direttive comunitarie, Strategia Marina in primis".

FONTE:Logo notiziario online nuovo

 

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