Prende il via l’esercitazione Mare Aperto. L’Italia e il Mediterraneo allargato
Per più di tre settimane più di 4mila militari e 45 tra navi e sottomarini saranno coinvolti nel Mediterraneo allargato nella seconda edizione annuale dell’esercitazione Mare Aperto. Rivolgendo particolare attenzione alla protezione degli interessi nazionali, alla sorveglianza delle aree strategiche, alla vigilanza marittima degli obiettivi sensibili e alla salvaguardia della libertà di navigazione nell’alto mare
Di | 04/10/2022
Dalle coste del Tirreno a quelle dell’Adriatico, passando per lo Ionio e il Canale di Sicilia,ha preso il via la seconda edizione annuale dell’esercitazione Mare Aperto che proseguirà fino al 27 ottobre.Si tratta del più grande evento addestrativo della Marina militare. A prender parte alle manovre vi saranno le forze di ben 5 diversi Paesi alleati dell’Alleanza Atlantica tra navi, sottomarini, velivoli, elicotteri, oltre ai reparti anfibi della brigata Marina San Marco, gli incursori e subacquei del Comsubin.Saranno circa 4mila i militari impegnati per mare, per aria e per terra nel corso delle operazioni, affiancati da 45 unità tra navi e sottomarini. Un complesso e articolato contesto addestrativo, sviluppato anche nelle dimensioni innovative e sempre più cruciali dello spazio e della cyber-security.
L’esercitazione
Dimensione aerea e anfibia
Anche questa edizione dell’esercitazione Mare Aperto vedrà l’integrazione di una compagnia di lagunari dell’Esercito italiano nella forza da sbarco, di cui fanno parte anche i fucilieri della brigata Marina San Marco, nonché la partecipazione di vari velivoli dell’Aeronautica militare, tra cui gli F-35 nelle versioni A e B e il caccia Eurofighter. Proprio la versione B del caccia F-35, fabbricato dalla statunitense Lockheed Martin, è la stessa in dotazione alle forze aeree della Marina e opererà in stretta sinergia con altri velivoli militari che prenderanno parte alle manovre. Con lo scopo di sviluppare una capacità nazionale di proiezione aerea interforze, sia da mare sia da aeroporti dotati di piste corte o che dispongano di capacità di supporto tecnico e operativo limitato.
A bordo anche gli studenti
(Foto: Marina Militare)