Nave Colombo: La gemella perduta dell'Amerigo Vespucci

Il mesto destino di una regina dei mari

Trovate il video anche nella sezione Video di Mare-Marina Militare

Riporto uno dei commenti sulla pagina YouTube dove trovate il video, perchè merita per la precisione di particolari e per la simpatia dei personaggi:

"Un cameo: Giovanni Guareschi, nel suo “Il compagno Don Camillo” fa riconoscere nave “Colombo” da un genovese, il compagno Bacciga, durante una visita ad un cantiere navale dell’URSS. Mentre guardano le navi i compagni notano un veliero meraviglioso. Don Camillo ne approfitta per far notare la grandezza dell’Unione Sovietica nel costruire navi bellissime quando la russa che fa da guida, la compagna Nadia, descrive la nave:” si chiama TOVARISCH, spiegò, ed è una nave scuola dei cadetti della Marina Sovietica. 4000 tonnellate.
“3000 tonnellate, precisò il compagno Bacciga volgendosi di scatto e guardando la compagna Petrovna a muso duro, si chiamava Cristoforo Colombo ed era una nave scuola dei cadetti della marina italiana!”….
“Peppone agguantò per un gomito don Camillo e lo trasse in disparte: possibile, gli disse a denti stretti, che non riusciate mai a tenere chiusa quella vostra sacrilega bocca?”
“Non è mica stata una gaffe, rispose con calma don Camillo, lo sapevo perfettamente che quello là è il nostro Cristoforo Colombo! Quando ce l’hanno portato via assieme alla Giulio Cesare m’è venuto un magone così!”
Allora Peppone rimprovera Bacciga per aver riconociuto e fatto notare che la nave era italiana:
Disse Peppone a Baggiga: “ un bravo compagno avrebbe evitato di riconoscerlo!”
“Oltre ad essere un compagno, sono anche un marinaio! Spiegò il Bacciga”
“E con questo?” Riprese Peppone…
“È tutta acqua compagno, borbottò il Bacciga, ma il mare è una cosa diversa dal Po…ed io non posso guardare la Colombo come tu guarderesti una chiatta del ponte di Viadana”
“I marinai della corazzata Potemkin ragionavano diversamente da te! Osservò con sarcasmo Peppone”.
“I marinai della corazzata Potemkin non erano genovesi, replicò il compagno Bacciga!”

 danialeleoni  Daniele Leoni

 

 

 

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