Mi manca-Dario Bilotti
Ripenso ora ai momenti passati in tua compagnia, amico mio.
Al nostro primo incontro.
Dialetto diverso ma la stessa espressione di stupore se non di spavento, provenienti da tutta Italia ci siamo trovati, giovani incoscienti ma determinati, ad iniziare un cammino comune, fatto, ma non lo sapevamo, di impegno, sudore, stanchezza e paura.
Terrorizzati dai primi insuccessi scolastici, poi seguiti dagli esiti favorevoli dei primi esami; dalle scolte nelle camerate al lavaggio gamelle; dalle punizioni collettive al conseguente nascente legame tanto da iniziare a chiamarci fratelli.
Al superamento di barriere campanilistiche e caratteriali.
Alle lacrime versate o al pianto strozzato in gola per qualcosa a cui non eravamo abituati.
A pensare su cosa ci proponesse il futuro senza averne la più pallida idea.