Marinai veneti caduti nella II Guerra Mondiale - Una ricerca da sostenere
Con l'intento di dare una mano alla ricerca, pubblico molto volentieri l'appello che il sig. Antonio Salce fa, per il tramite della rivista "Marinai d'Italia" e con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia.
Ecco di seguito la corrispondenza intecorsa tra il sig. Antonio Salce e la redazione della Rivista Marinai d'Italia
Buongiorno, mi chiamo Antonio Salce e sono un socio aggregato del Gruppo ANMI di Padova “G. SALCE”. In occasione della preparazione del mio libro su “I Marinai di Padova e provincia caduti nella II guerra mondiale” e del successivo “I Marinai Veneti caduti nella Seconda Guerra Mondiale” (entrambi poi stampati grazie al supporto economico della medesima sezione cui appartengo), ho elaborato un file Excel nel quale ho riprodotto i dati completi relativi ai 31.319 marinai della Regia Marina caduti nel conflitto, come riportati nei tre registri dei “Marinai caduti e dispersi nella II guerra mondiale” presenti presso l’Archivio Storico della Marina Militare sito a Roma, aggiungendo al Comune di nascita, lì presente, anche la relativa Provincia e Regione di appartenenza. Questa attività preliminare, unica credo nel suo genere e per la quale mi sono occorsi circa sei mesi, mi ha permesso però in seguito di poter rapidamente (pochi minuti!) aggregare i nominativi dei caduti per ‘reparto’ (unità navale di imbarco o sede di servizio), per ‘fronte’ (dove sono scomparsi) e appunto per comune, provincia e regione di provenienza, evitandomi una onerosa ricerca nome per nome su cartaceo, con evidenti possibilità di refusi, sviste ed errori. Poiché sono convinto che molti soci ANMI in tutta Italia possono essere interessati a condurre una ricerca simile alla mia peri marinai caduti della propria città o provincia o regione, o anche solo per quelli scomparsi su una singola unità, sono disponibile a fornire (gratuitamente, of course!) il dettaglio di tali nominativi: estrapolazioni di tal genere possono essere fatte, come già detto, in pochi minuti, basta saper ‘lavorare’ un foglio Excel. Un cordiale saluto e… buon lavoro.
Antonio Salce – Padova email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P.S.: ho trasmesso il file Excel agli addetti dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che mi hanno ringraziato perché consente di rispondere più rapidamente ai molti che si rivolgono loro per avere informazioni sui caduti, in particolare della propria città o di una specifica unità navale.
Risposta del Direttore
La sua ricerca merita il mio plauso, di tutti i marinai e di chi fa ricerche storiche. Ben vengano i contributi di chi, come lei, agisce per il bene comune ed a titolo gratuito. “Marinai d’Italia” sarà lieto di pubblicare la sua lettera al più presto “così da raggiungere il maggior numero di soci interessati”. Il Direttore Responsabile di “Marinai d’Italia” contrammiraglio Giovanni Vignati
Replica del Sig. Salce
Grazie per l’attenzione accordatami: sono felice se potrò essere utile a qualche altra persona che vorrà ‘seguire le mie orme per rendere onore ai tanti marinai caduti nell’ultimo conflitto e ricordare il loro sacrificio semplicemente NON DIMENTICANDOLI. Vi ringrazio di aver accettato di pubblicare la mia lettera. Vi preciso che il file, già predisposto per voi su tre fogli ordinati il primo per nominativo, il secondo per reparto e il terzo per regione, provincia e comune di nascita, comprende TUTTI i 31.319 caduti e quindi può essere utilizzato dai soci di tutta Italia per eventuali loro ricerche. Allego anche una legenda sull’utilizzo del file stesso che potrà essere utile a chi vorrà fruirne. Ricordo che nei registri della Marina ho trovato diversi refusi e che quindi è bene sempre verificare, nel dubbio, i dati inseriti nel file, magari confrontandoli, ove presenti, con quelli di altri siti web specializzati quali quelli della Marina Militare o il prestigioso “http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/” del Sig. Lorenzo Colombo, dove è presente la storia di oltre 500 unità navali italiane che hanno partecipato alla Seconda Guerra Mondiale. Ricordo anche che sono personalmente disponibile a rispondere a chiunque voglia informazioni su come procedere ad eventuali ulteriori e più dettagliate ricerche o su come leggere correttamente gli stessi dati inseriti nel file. Nel porgerVi cordiali saluti, Vi ricordo che sono a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Antonio Salce
Comunicazione della redazione Marinai d'Italia
Il file in EXCEL chiamato RICERCA DEL SOCIO DI PADOVA ANTONIO SALCE e le relative istruzioni fanno ora parte dell’Archivio ANMI FONDO SALCE e sono gratuitamente a disposizione di chiunque voglia utilizzarlo chiedendo copia alla nostra Redazione purché la fonte venga citata. ANMI plaude all’iniziativa del socio Salce auspicando che vengano effettuate ricerche consimili.
Da parte mia invito caldamente chiunque legga questo articolo e sia in grado di aiutare il sig. Salce, a contattarlo alla mail riportata nell'articolo. Ve ne saremo veramente grati.
Visitate altresì il blog http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/
Troverete tutto ma proprio tutto sui marinai militari e civili italiani scomparsi in mare durante la seconda guerra mondiale
Giancarlo
Chi avesse bisogno del file Excel si rivolga direttamente al sig. Salce Antonio alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FONTI:
Lunedì 16 settembre 2019 in Sala Livo Paladin di palazzo Moroni di Padova è stato presentato il libro di Antonio Salce “I Marinai veneti caduti nella II Guerra mondiale”, un libro di 432 pagine che vuole ricordare, con molti episodi di valore individuale e collettivo, quanti hanno perso la vita in mare durante trentanove mesi di aspra lotta.
Un libro che racconta anche dei caduti in campi di prigionia ed in azioni partigiane e la partecipazione della Marina mercantile. L’organizzazione di quest’ultima fu molto complessa, difficile e soprattutto misteriosa. Si trattava di unità mercantili, disarmate, in mediocri condizioni dopo mesi di sosta nei porti di rifugio e poco preparate ad affrontare navigazioni guerresche tanto avventurose. Eppure tutte anche queste navi obbedirono perfettamente ed intelligentemente agli ordini della Marina: comandanti e marinai mercantili scrissero vicende romanzesche ed audaci che forse non saranno mai rese note.
Il volume, promosso dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, sezione di Padova, raccoglie i nominativi di coloro, militari e civili, che hanno perso la vita prestando servizio su unità naviganti, perché “il mare nel chiamare a sé le sue vittime non fa alcuna distinzione di bandiera o di divisa, di causa giusta o sbagliata, ma le accomuna tutte in un unico, ineluttabile, tragico destino”