Marina Militare e Moto Guzzi: un legame centenario celebrato da una moto speciale
Il rombo del nuovo modello V100 Mandello "Aviazione Navale" suggella lo storico legame tra Marina Militare e Moto Guzzi
23 settembre 2022 Stefano Valentini
Con lo “scramble" chiamato sul ponte di volo della portaerei Cavour, è stata presentata in anteprima la nuova Moto Guzzi V100 Mandello “Aviazione Navale", edizione speciale realizzata in una tiratura limitata di 1913 esemplari (in omaggio all'anno di fondazione della componente aerea della Marina Militare).
Il profondo legame tra la Marina Militare e l'azienda motociclistica ha ormai più di cento anni di storia: l'aquila ad ali spiegate, emblema inconfondibile di Moto Guzzi sin dalla fondazione nel 1921, trae infatti origine dalla comune militanza dei fondatori, Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, nel Servizio Aeronautico della Regia Marina durante la Prima Guerra Mondiale.
Proprio durante il conflitto i due amici, insieme al pilota Giovanni Ravelli decisero di dedicarsi, a guerra finita, alla costruzione di motociclette. Il 15 marzo 1921 venne così costituita a Genova la “Società Anonima Moto Guzzi", avente per oggetto “La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all'industria metalmeccanica".
Purtroppo Ravelli, a causa di un incidente mortale occorso durante un volo di collaudo nell'agosto del 1919, non riuscì a vedere la nascita del suo sogno: così, per rendere omaggio alla sua memoria, i due soci apposero il simbolo dell'aquila ad ali spiegate nel logo Moto Guzzi, stemma che solo gli aviatori navali portavano cucito sulla giacca.
"Questo connubbio di oggi a bordo - ha affermato l'ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina, - mette insieme due eccellenze nazionali, che insieme danno una bellissima immagine del nostro Paese. Far crescere il brand Marina Militare con iniziative come questa significa rilanciare la marittimità e quindi la cultura marittima nel nostro Paese".
La moto si ispira ai caccia F-35B. Le grafiche ricalcano fedelmente quelle del velivolo, con le insegne su entrambi i lati del cupolino, movimentato anche dalle tipiche strisce “jet intake" che segnalano le prese d'aria dei jet. La livrea è inoltre arricchita dalla coccarda tricolore a bassa visibilità ai lati del serbatoio, dallo stemma dell'Aviazione Navale e dal logo del Gruppo Aerei Imbarcati.
"Questo è un legame che è nato cento anni fa e che ci auguriamo continui per i prossimi 100 anni". Così ha commentato Michele Colaninno, amministratore delegato alla strategia e al prodotto del Gruppo Piaggio, che poi ha continuato: "Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa, ci dobbiamo ricordare ogni giorno di quanto gli uomini e le donne della Marina Militare, così come delle altre Forze Armate, lavorino in difesa della nostra sicurezza, permettendoci di dormire sonni tranquilli, soprattutto in questo particolare momento storico"