Il perché di una scelta - Nunzio Giancarlo Bianco

Il perché del mio scrivere e pubblicare eventi che ho vissuto in quarant’anni di carriera.

Nunzio Bianco

A 17 anni presi la decisione di partire e arruolarmi nella Marina Militare. Anche se figlio di una famiglia agiata, decisi che era il momento di realizzare un sogno da bambino.
Ho la fortuna di ricordarmi eventi, luoghi, persone che ho incontrato, forse a volte sbaglio qualche incarico oppure ubicare una città su un isola diversa, ma chi è attento, me lo dice e correggo.
Cosa ha rappresentato la marina Militare e cosa ancora oggi rappresenta.
Mi e' stata la madre adottiva, che mi ha visto crescere, mi ha dato la possibilità di studiare, mi ha dato modo di mettere in evidenza le nozioni studiate, e mettere in atto ciò che avevo appreso.
Ricordo come ora, il 3 settembre 1979, il giorno in cui varcai l'ingresso di Mariscuole Taranto, una emozione che non riesco a dimenticare, ricordo la figura del Fu' Comandante Arena, uomo mite e buon padre di tutti noi allievi.
I due anni trascorsi in quello istituto aveva giù forgiato la mia persona.
Ricordo il mio primo imbarco su Nave Lupo, allora una delle navi più in vista della Marina Militare.
Provai la sensazione del ferro, il battesimo del mare, il convivere con tutti, e lavorare sodo per il conseguimento operativo degli apparato, in quanto Ete/Tlc "tecnico elettronico delle telecomunicazioni", mettevo in atto gli insegnamenti del fu' professor Esposito, sempre con quella sigaretta, la nazionale, l'aula era come lo smog del cantiere Italsider, e il capo del laboratorio, C* Amodio. Grazie a loro se sono diventato un tecnico.
Dopo un breve periodo a Maridist Napoli, in quanto subii un intervento, chiesi di imbarcare di nuovo.
Fui imbarcato sulla Nave Centauro, tecnologia antica ma ottima scuola per fare tesoro delle varie esperienze tecniche da li a poco su altre unità ed enti a Terra.
Fui destinato a Marinalles La Spezia, per Nave Espero, tornai a vedere di nuovo la tecnologia del futuro, a fasi alterne, comunque fu' un altra esperienza.
Corso IGP a Taranto per 9 mesi, andai su Nave Audace, anche li, e questa volta un caccia, le precedenti fregate, conobbi l'allora Comandante Coviello, lupo di mare, si lavorò alacremente, grandi soddisfazioni, andò tutto per il meglio.
Dopo di li, fui destinato a Ponte Galeria, ambiente nuovo, tecnologia all'avanguardia, ma una sera fui convocato da tre comandanti che hanno fatto la storia della marina militare, il Filippo Maria F., Bruno B. e Michele De P., mi chiesero di andare a Pantelleria, doveva essere sostituito un sottufficiale. Decisi immediatamente per il si, 4 anni particolari ma intensi, li ho messo in atto tutte le mie esperienze. Fui destinato successivamente a Maritele Roma in qualità di Capo posto ponti Radio, conobbi un grande Comandante, Vittorio Emanuele Di C., Nacque con lui una intesa forte, rivoluzionammo le telecomunicazioni e l'ammodernamento di Cincnav, abbiamo fatto cose impossibili, ma fummo fortunati, riuscimmo nell'intento, dopo di li fui destinato a Maricryp., dove conobbi un grande Comandante, Luigi O., ingegnere, anche con lui rivoluzionammo alcuni aspetti tecnici, eravamo in contatto h24, ma riuscimmo nell'impresa. Partii per gli Stati Uniti, per la precisione il Texas, premetto amante della musica Country, era nella terra dei miei sogni, una esperienza unica.
Ritornai a lavorare a bordo di Nave De La Penne, anche li conobbi il mitico Comandante Rando, un vero Comandante, e persona di cui tutt'ora ricordo con piacere le sue gesta.
Dopo ritornai a Maritele Roma ma per un breve periodo, a domanda andai al Maritele Napoli, anche qui, mi trovai una vecchia conoscenza a comandare, il Comandante De Gregorio, si è fatto tanto, grazie a colleghi e personale civile di alta professionalità. Ma come mio solito ero stanco dopo due anni di lavorare in comodità ed essendo a fine carriera, chiesi di imbarcare a domanda sulla Mitica Portaerei Cavour, dove ho conosciuto due grandi comandanti, Conti e Sodomaco, con a bordo l'Ammiraglio Gueglio. Mi sono superato, e abbiamo realizzato una impresa titanica tecnicamente, gli anni che avevo li avevo messi da parte, e da li sono andato in pensione.
Ma oggi posso dire, che in qualsiasi forza armata, forza di polizia, protezione civile con cui in certi ambienti ho lavorato, dipende, dai comandanti, dal dirigente, ma alla base di tutto ci deve essere professionalità, onestà, lealtà, certo siamo una società nella società, anche fra noi c'è qualcuno che ci delude, li definisco viscidi personaggi, bugiardi e pronti a dire e fare quello che non sono, ma giuro, le nostre forze armate tutte, chiunque indossa una divisa, siamo al servizio della nazione, della Patria, e siamo a disposizione di tutti, e esempio e orgoglio dell'Italia.


Nunzio giancarlo Bianco Nunzio Giancarlo Bianco

 

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