Difesa: costituito il sindacato SIM Marina. Diego Ciolino (Segretario generale): «Noi con lo zaino a poppetta».
Per il segretario generale la missione del sindacato è "Francescana", fare del bene al prossimo.
ROMA – (di Giuseppe Paradiso) Sabato scorso, a Roma, si è ufficialmente costituito il SIM (Sindacato Italiano Militari) Marina.
L’assemblea riunita ha conferito l’incarico di Segretario generale a Diego Ciolino, che ha voluto caratterizzare il proprio impegno sottolineando il senso di umiltà e la “missione Francescana” del SIM Marina, che per vocazione deve iniziare la propria attività come il “marinaio con lo zaino a poppetta” (l’ultimo arrivato a bordo) che ha tutto da imparare ma, allo stesso tempo, vuole ben figurare e svolgere al meglio i propri compiti.
A ben vedere, abbiamo già registrato il carattere “concreto” del SIM Marina il 22 marzo scorso quando, invitato insieme agli altri sindacati militari dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ha rapidamente liquidato i convenevoli ed ha subito esposto alcuni tra i problemi principali del personale di Marina.
Pietro Covino (Presidente SIM Marina): «Noi protagonisti intelligenti e non più solo osservatori»
«Questo è un giorno importante, lo è sempre quando un Diritto viene riconosciuto». E’ quanto dichiara Pietro Covino, designato dall’assemblea ad assumere il ruolo di presidente del SIM Marina.
«La Democrazia – ha affermato Covino – la possiamo declinare e riconoscere come tale, solo attraverso la somma dei Diritti che un Paese riconosce ai propri cittadini, quindi, maggiori Diritti maggiore Democrazia. Ma tutti i Diritti, per essere realmente tali, hanno il loro contrappeso nei Doveri. Non può esserci la rivendicazione di un Diritto senza l’esercizio di un Dovere corrispondente. Un po’ come il Diritto di voto che cede il passo e perde di significato se non si esercita il Dovere di esprimerlo».
«Questo per dire che non ci sarà Diritto sindacale per i militari o sarà gravemente ridimensionato se non assumeremo anche il Dovere di rispettare le regole di condotta e comportamento che abbiamo assunto nel momento in cui abbiamo deciso di intraprendere la nostra vita con le stellette. Ognuno di noi deve mantenere fede, in ogni momento, al giuramento prestato, che ricordo a tutti è alle Istituzioni Repubblicane e non ad una persona. Le persone vanno e vengono, le Istituzioni restano, così come i Diritti acquisiti ed i Doveri corrispondenti. Queste brevissime considerazioni iniziali devono costituire il pilastro su cui innestare l’impegno sociale che oggi intendiamo assumere».
«Noi – sottolinea il presidente del SIM – oggi stiamo decidendo di non restare alla finestra per continuare a lamentarci delle condizioni di vita, lavorative, sociali ed economiche. Noi dobbiamo essere protagonisti intelligenti del dibattito e del confronto che riguarda il personale militare e non essere più solo osservatori. Noi dovremo provare a cambiare le cose partecipando ed assumendoci le nostre responsabilità».
«Dovremo fare questo, senza rinnegare le norme di tratto e di principio che contraddistinguono la nostra specificità, solo in questo modo saremo credibili. Il nostro è uno Stato di Diritto, lo hanno voluto così le generazioni che ci hanno preceduto sta a Noi migliorarlo. Per questo, innanzitutto, 3 E con la maiuscola: ESEMPIO, ETICA del Lavoro, EMPATIA. Per rappresentare degnamente dei colleghi dovremo essere tra i migliori, lavorare ancora di più di quanto fatto finora, studiare e prepararsi sugli argomenti che saremo chiamati a trattare. In poche parole, seri professionisti».
«Certo – conclude Covino – , il percorso non sarà agevole, occorrerà sgomberare lo scetticismo di chi annuncia disastri e convincere gli interlocutori che la nostra azione intende migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei militari perseguendo le medesime finalità di efficienza e prontezza. Non esiste un’unica soluzione per raggiungere un obiettivo, a noi il compito di indicare la soluzione da un’altra prospettiva, la prospettiva del fattore umano, che costituisce la più grande risorsa di qualsiasi organizzazione».
Valentina Di Prete (vice Presidente SIM Marina): «Norme sulla famiglia siano applicate, non interpretate»
Il focus del discorso di Valentina Di Prete si basa innanzi tutto sulla protezione sociale della famiglia, «non importa se formata da una coppia etero od omosessuale, e in special modo sulle (buone) norme tuttora vigenti, tenendo presente anche le particolari esigenze di quelle famiglie composte da genitori single (allocatari o affidatari unici dei figli)».
«Il problema casomai – sottolinea la Di Prete – riguarda l’applicazione puntuale della norma perchè ove questa fosse invece “interpretata”, finanche per “ragioni di servizio”, creerebbe – così come in effetti a volte crea – gravi disagi per chi ha la responsabilità di assistere i propri familiari».
Cosima Capone (Segretario nazionale): «Trasformare il cambiamento in ricchezza»
Nel corso dell’assemblea costitutiva del SIM Marina è intervenuta anche Cosima Capone, psicologa e psicoterapeuta presso l’ospedale militare di La Spezia, e lo ha fatto con una “pillola di saggezza”: «Il cambiamento – ha dichiarato – lo si può subire oppure lo si può comprendere e trasformarlo in ricchezza», ed è proprio questa seconda ipotesi che la Capone spera sia l’atteggiamento della Marina rispetto alla novità del sindacato.
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Giogio Carta (Ufficio legale): «Un sindacato vero e credibile è un sindacato responsabile»
«Non è l’incarico che fa la differenza, ma l’uomo»: questo è l’assunto con il quale l’avvocato Giorgio Carta ha aperto il suo discorso durante la costituzione del SIM Marina. «Il sindacalista – ha aggiunto Carta – lo puoi fare con onore o con disonore»; «se un sindacalista agisce per accaparrarsi favori personali non è “fetente” in quanto sindacalista, ma lo è in quanto uomo ed è per tale motivo – ha sottolineato il legale – che ognuno ha il compito di vigilare».
«Il sindacalista serio – ha poi aggiunto Carta – non è quello che “sfascia” ma quello che opera per l’interesse generale con senso di responsabilità, non indulgendo in richieste irrealizzabili all’Amministrazione poichè deve avere anch’esso il senso dello Stato, ma deve battersi laddove emergano palesi ingiustizie o violazioni delle norme».
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Di seguito, l’organigramma del SIM Marina votato dall’assemblea costituente precisando che tutte le cariche sono provvisore, poichè entro 12 mesi dovrà avviarsi la stagione congressuale ai vari livelli (provinciale, regionale e nazionale) che designerà, mediante il voto degli iscritti, le cariche definitive.
PRESIDENTE: Pietro Covino
Vice Presidenti: Valentina Di Prete – Antonio Cilli
SEGRETARIO GENERALE: Diego Ciolino
Segr. Gen. Aggiunto: Pier Francesco Di Quattro
Ufficio coordinamento nazionale: Antonio Colombo
Ufficio Stampa: Giuseppe Paradiso
Ufficio Legale: Giorgio Carta
Ufficio relazioni esterne: Antonio Colombo
Tesoriere: Massimiliano Maraglino
Segretari Nazionali
- Cosima Capone
- Cesare Gambari
- Warner Greco
- Maurizio Lucarelli
- Daniele Malacrida
- Massimiliano Maraglino
- Roberta Pezzella
- Salvatore Pillitteri
- Franco Saccone
Direttivo Nazionale
- Antonio Colombo
- Alberto Evangelisti
- Walter Gianardi
- Piera De Matteis
- Antonio Di Monte
- Pierluigi Carlevalis
- Michele Casarola
- Mariano Arciuolo
- Carlo Cuozzo
- Alessandro Vasile
- Mariano Larocca
Consiglieri Nazionali
- Carmelo Giorgio Alati
- Pasquale Riccardi
- Fabio Cima
- Luciano Schiavo
- Giovanni Gaetani
- Monica Giuliani
- Sebastiano La Gioia
- Ignazio Figliomeni
- Laura Rivetti
- Diego Maria Mezzapelle
- Davide Stella
- Antonello Figliolia
- Rocco Garofalo
- Stefano Giovannetti
- Alfonso D’Abbiero
- Antonio Pinca
- Antonio Grande
- Danio Ungaro
- Luigi Meriggio
- Gaetano Leggieri
- Felice Divanno
- Marco Domenico Mirabile
- Massimo Catuogno
- Gioacchino Giammarresi
- Daniele Giaquinta
- Antonino Conte
- Serafino Altieri
- Marco Chelo
- Giovanni Perlo
- Stefania Indelicato
- Francesco Coppola
- Matteo Dri
- Fulvio Arrighini
- Angelo Miceli
- Maurizio Corvino