Autonomous Underwater Vehicle per la Marina Militare Italiana

E’ stata pubblicata la relazione preliminare del 3° Reparto – Sistema di Combattimento, 7^ Divisione – Sistemi Subacquei della Direzione degli Armamenti Navali relativa l’avvio delle attività tecnico-amministrative finalizzate all’acquisizione di un Autonomous Underwater Vehicle...

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E’ stata pubblicata la relazione preliminare del 3° Reparto – Sistema di Combattimento, 7^ Divisione – Sistemi Subacquei della Direzione degli Armamenti Navalirelativa l’avvio delle attività tecnico-amministrative finalizzate all’acquisizione di un Autonomous Underwater Vehicle – leggero deployable e di un Autonomous Underwater Vehicle – A.U.V. medio deployable.

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Entrambi i tipi di A.U.V. dovranno essere completamente compatibili con le predisposizioni logistiche, con i software di pianificazione di missione ed i sistemi di Post Mission Analysisgià presenti ed in uso con la Marina Militare sulle Unità Cacciamine, nonché con le stesse procedure e modalità operative già consolidate.

I nuovi A..V. dovranno garantire la capacità di poter effettuare sistematiche mappature del fondale marino fino a 300 metri (shallow water) per A.U.V. leggero e fino a 3000 metri (alti fondali) per l’A.U.V. medio.

La relazione preliminare specifica che l’esigenza è inquadrata nell’ambito del programma di adeguamento delle strutture e dei dispositivi volti a improntare le capacità della componente marittima della Difesa al rispetto degli adempimenti di legge posti dal D.Lgs. 152/2006 in tema di tutela ambientale e di bonifica dei poligoni a mare, con particolare riferimento al Poligono Interforze Salto di Quirra, potenziando le capacità di ricerca e localizzazione, finalizzate anche al recupero ed alla rimozione di oggetti inquinanti e potenzialmente dannosi per l’ecosistema e giacenti sul fondale.

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Per far fronte a tale esigenza, sarà dato avvio ad una procedura negoziata diretta senza pubblicazione del previo bando con la società Kongsberg Maritime Italy S.r.l. perché la predetta è la rappresentate esclusiva in Italia della Società HII (Huntington Ingalls Industries) Unmanned Systems che ha assorbito la società Hydroid Inc., che ha prodotto l’A.U.V. leggero deployable REMUS 100, in dotazione alla Componente Cacciamine della MMI e che ne detiene in via esclusiva la design authority, e perché Kongsberg Maritime Italy S.r.l. è l’unico soggetto in grado di fornire il nuovo A.U.V. leggero deployable tipo REMUS 300, prodotto dalla Società HII (Huntington Ingalls Industries) Unmanned Systems, e l’A.U.V. medio deployable, tipo HUGIN 1000 versione 3000, assicuranti entrambi le prestazioni richieste dallo Stato Maggiore della Marina Militare.

Infatti, si legge nella relazione preliminare che l’A.U.V. leggero deployable tipo REMUS 300

  • A) garantisce la completa compatibilità con i software ed i tool di pianificazione missione e PMA (Post Mission Analysis) già in uso sulle Unità Cacciamine, fornendo un output operativo compatibile con i sistemi di CMS (Combat Managment System) in dotazione alle stesse Unità;
  • B) è totalmente compatibile con le predisposizioni logistiche delle Unità Cacciamine;
  • C) garantisce la possibilità di sfruttare il know how acquisito da oltre un decennio di utilizzo operativo sistematico di mezzi unmanned (REMUS) e sfruttare la formazione/qualifiche giàerogate in possesso del personale dei Team A.U.V.;
  • D) garantisce la compatibilità con la componentistica di rispetto già presente a ciclo logistico per apparati similari.

Con riferimento al nuovo A.U.V. medio deployable, tipo HUGIN 1000 versione 3000, la relazione preliminare specifica che

  • A) garantisce la completa compatibilità con i sistemi di comando controllo e comunicazione, con i software, i tool di pianificazione missione e PMA (Post Mission Analysis) già in uso sulle Unità Cacciamine in modo da poter fornire un output operativo compatibile con i sistemi di CMS (Combat Managment System);
  • B) è totalmente compatibile con le predisposizioni logistiche delle Unità Cacciamine ed in particolare con con il LARS (Launch and Recovery System) che è essenziale per la messa a mare ed il recupero dell’A.U.V.;
  • C) garantisce la possibilità di sfruttare il know how acquisito da oltre un decennio di utilizzo operativo sistematico di mezzi unmanned (HUGIN) e sfruttare la formazione/qualifiche già erogate in possesso del personale dei Team A.U.V.;
  • D) garantisce la compatibilità con la componentistica di rispetto già presente a ciclo logistico per apparati similari.

L’importo programmato per l’acquisto di un A.U.V. leggero e di un A.U.V. medio è pari a 7,5 milioni di euro suddivisi tra E.F. 2022 ed E.F. 2023 e la fornitura, oltre i detti A.U.V., avrà ad oggetto i corsi di formazione sia di livello operatore che di livello manutentore per A.U.V. leggero e per A.U.V. medio.

FONTE:Logo osservatoriodifesa

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