Notturno sul mare-Umberto Bellintani

Bellintani

E poi che la rumoreggiante onda condusse il suo impeto

alle rocce brunastre scintillanti della luna,

io del mare mi assisi alla riva ed ascoltai

dell’eterno il gigantesco respiro lungamente.

E alti uccelli invisibili valicavano le montagne della notte

sopra le stelle volando, ed il loro grido s’udiva argentino

come di acque scintillanti alle creste spumose dell’onda.

E quando - alle tre di notte – una barca raggiunse un vicino scoglio

E vi salirono i tre scheletri giganti di una razza sepolta

E cantando cogli occhi al firmamento s’inzupparono di luna

Io vidi non lungi un veliero navigare

E un uomo si teneva ritto ed estasiato sulla tolda.

 Umberto Bellintani
Tratto dal volume “ Poesie del mare “ edito dall’Ufficio Storico della Marina Militare a cura di Rodolfo Francesconi



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