Poesie del mare

La scelta di inserire una sezione dedicata alle poesie del mare era d'obbligo.

il vento

Se guardate nel web, basta digitare "poesie" che si è sommersi da articoli e riferimenti che riconducono a pubblicazioni di poesie. Da sempre l'editoria ha preso in seria considerazione questo argomento. E proprio sull'argomento poesie, che esiste un settore specifico, le poesie del mare, appunto. Sono tantissime credetemi! Tra l'altro, anche l'Ufficio Storico della Marina Militare, non poteva esimersi dal pubblicare un volume di poesie dedicate al mare. Da questo volume (a cura di Rodolfo Francesconi ) e da tanti altri spunti personali e del web vi propongo alcune delle, a mio parere, più belle poesie del mare. Naturalmente aspetto anche vostre proposte, come previsto dalla mia mission. Fatevi avanti, sia via mail che con i social collegati al sito.

La carezza del mare-Bruno Sportelli

Carezza del mare

La carezza del mare

Quando ho il buio nel cuore
che oscura il buio di una notte stellata
allora cerco nei pensieri
la cura per accendere la luce della vita.
Cerco qualcosa che faccia star bene
ma attorno non ho che le mie sensazioni d’abbandono e rifiuto
di quelle che lasciano all’ immaginizzazione della felicità perduta.
Felicità che sa di carezza
carezza che mi manca
carezza in un palmo di mano appoggiato delicatamente sul mio viso
carezza che sa d’amore
carezza che come una farfalla vola libera nel ciel universo
per poi trovar riposo su una corolla di un fiore
e quando il profumo l’ha inondata d’energia nuova
riprende quel volo maestoso e leggero dal sapore d’amore
e va per il mondo.
Carezza che cerco in luoghi sconosciuti
in mani sconosciute con l’illusione di averle tutte mie.
Ma la carezza di un pensiero mi porta la dove trovo la certezza
lungo la strada che antichi indigeni hanno chiamato
la via dei poeti e artisti
che esplode nella bellezza di un magnifico panorama:
Il Mare.
Quel mare che mi ha visto bambino e che aspetta con la pazienza di Giobbe
quel ritorno tanto amato e sognato
per regalarmi ancora quella carezza vera
da cancellare quel buio che nel cuore porto.
Quel mare che regala una carezza unica
quella carezza silenziosa di chi non chiede mai
ma dà solo carezze d’amore
tinteggiando di azzurro e giallo sole
quei cuori che lo cercano altrove.
E non è solo fantasia
la mia fantasia
ma quella verità che non viene mai detta
perché quando ti accarezza il mare
trovo quel mondo perduto
per le strade della vita.
Io vivo sapendo che quelle carezze non sono regali
sono solo l’amore del mare
messe da parte per far felice
la mia anima di giramondo

Bruno Sportelli Bruno Sportelli viso

Bruno Sportelli,, Poesie del mare, La carezza del mare

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Lo scoglio - Antonio Mormando

Lo Scoglio

Lo scoglio osserva
lambito da mille e mille
carezze portate dal
quieto ondeggiare del mare ...
Nuvole ricamate
in voluttuosa sequenza
attirano la sua attenzione ...
Innumerevoli luccichii
portano la luce di quel
sole velato, rimbalzando
sull'acqua appena increspata,
a volte, plasmata e lasciva ...
lo avvolge, lo abbraccia,
lo stringe e lo fa suo,
lo sommerge,
infine l'abbandona
per poi ritornare ...

Antonio Mormando

Antonio Mormando

Poesie del mare, Lo scoglio, Antonio Mormando

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Ti amo mare - Francesco Greco

Ti amo mare
Mio maestro di vita
Mi hai insegnato che sei buono,
è nata in me la fiducia.
Mi hai insegnato che sai essere severo,
ed è nato il rispetto.
Mi hai insegnato la sofferenza,
ed ho acquisito forza.
Mi hai insegnato ad amarti,
ed ho abbandonato l'odio.
Mi hai insegnato anche ad aver paura,
ed è nato il coraggio.

Ho visto in te momenti di bonaccia,
ma ho visto anche momenti di tempesta.
Ti ho temuto e ho capito che dovevo assecondarti,
"perchè questa è la tua indole."
L'ho accettata, e sento però di essere ugualmente vivo.
Se non lo avessi fatto sarei morto,
o non sarei qui a cantar la tua natura.

Francesco Greco

Poesie del mare, Francesco Greco, Ti amo mare

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Le onde sono vive

Il mare
il mare! Il mare! Il mare aperto!
Blu, puro e sempre libero!
Senza impronta, senza confini,
esso circonda le grandi regioni della terra;
gioca con le nuvole; sfida i cieli;
o giace come una creatura cullata.
Io sono sul mare! Sono sul mare!
Io sono dove sempre sarò;
con il blu sopra, e con il blu sotto,
e il silenzio dovunque vada;
se una tempesta venisse a risvegliare gli abissi,
che importa? Io ondeggerò nel sonno.
Io amo (oh! Quanto io amo) cavalcare
la selvaggia spumeggiante e scoppiettante marea,
quando ogni onda matta offusca la luna,
o sibila in alto il suo accordo tempestoso,
e racconta il mondo sottomarino,
e perché soffiano le raffiche di sud-ovest.
Io mai giacqui sulla noiosa docile sponda,
ma amai il grande mare sempre di più,
e ritornai in volo al suo seno ondeggiante,
come un uccello in cerca del materno nido;
e una madre era, ed è per me;
perché sono nato sull’aperto mare!
Le onde erano bianche, e rossa l’alba,
nella turbolenta ora in cui nacqui;
e la balena soffiò, si tuffò la focena,
e i delfini rivelarono i loro dorsi dorati;
e mai si fece tanto selvaggio scalpore
nel salutare alla vita un figlio dell’oceano!
Ho vissuto da allora, in pace e in lotta,
mezzo secolo di vita da marinaio,
con ricchezze da spendere e forza da vendere,
ma mai ho cercato, né desiderato, cambiare;
e la morte, quando verrà,
dovrà venire sull’immenso sconfinato mare!


Bryan Waller Procter

1832
Bryan Waller Procter

Poesie del mare, Bryan Waller Procter, Le onde sono vive

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Chi muore (Ode alla Vita)-Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non legge, chi non viaggia, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità...

pablo neruda PABLO NERUDA

Poesie del mare, Chi muore, Pablo Neruda

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Non arrenderti mai amico mio, impare a cercare sempre il sole, anche quando sembra che venga la  tempesta ... e lotta!

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