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Una nuova spedizione della nave Arctic Sunrise di Greenpeace

Oceano Antartico, una nuova spedizione della nave Arctic Sunrise di Greenpeace

antarctica

Arrivano le prime immagini dai fondali antartici fin qui mai esplorati. Sono state girate da un sottomarino nel mare di Weddel e sono state diffuse da Greenpeace. Dal video emerge da una parte la buona notizia di una certa vitalità riscontrata nei fondali dall'altra la fragilità del loro ecosistema. L'associazione ambientalista è presente con la nave Arctic Sunrise ed ha avviato una campagna per creare la più grande area protetta del mondo: 1,8 milioni di chilometri quadrati nel mare di Weddel in quello che viene soprannominato il Santuario dell'Antartico. Una proposta appoggiata anche dall'Unione Europea e che ha trovato un'importante alleata nella Germania. L'apposita commissione sull'Oceano Antartico (CCAMLR) l'analizzerà tra qualche mese, nell'ottobre di quest'anno. 
«La nostra prima immersione nell'Oceano Antartico è stata davvero sorprendente – ha spiegato John Hocevar, biologo marino di Greenpeace e pilota del sottomarino -. Non sapevamo cosa aspettarci e abbiamo trovato una ricca biodiversità, fatta di spugne, coralli, stelle di mare, gigli di mare e altri echinodermi. Davvero incredibile trovare un tappeto di specie viventi così diverse tra loro. Spero che il nostro lavoro aiuti a mostrare perché dobbiamo proteggere questo ecosistema»
Uno studio, quello di Greenpeace, ancora alle fasi iniziali.
 «I filmati mostrano chiaramente che ci troviamo davanti a un ambiente marino vulnerabile - aggiunge Susanne Lockhart, biologa specializzata in ecosistemi antartici a bordo del sommergibile a due posti di Greenpeace - condurremo ulteriori esplorazioni dei fondali per contribuire a individuare specifiche aree che necessitano protezione dalla pesca commerciale»
Quella del Santuario dell'Antartico è un'area che fa gola a chi vorrebbe praticare una pesca senza scrupoli. 
«Nel corso della storia – rivela Will Mccallum di Greenpeace - abbiamo visto che ogni volta che sono stati scoperti nuovi posti, l'uomo è entrato ed ha cominciato la sua opera di sfruttamento. E in Antartide non è cosi diverso. Alcune compagnie di pesca vogliono espandere il loro lavoro pescando un crostaceo simile a un gambero chiamato krill che però è alla base dell'intera rete alimentare in questa zona»
 
Secondo Greenpeace, questo santuario diverrebbe un rifugio sicuro per pinguini, balene e foche, spazzando via l’attività dei pescherecci industriali che stanno facendo proprio razzia del krill, il minuscolo crostaceo di cui molti di questi animali si nutrono. Realizzare una grande area protetta dell'antartico salverebbe balene, pinguini e foche oltre che a mitigare le peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici. 
I grandi della Terra, si chiede l'associazione, saranno pronti a realizzare la più grande area protetta del Pianeta? Dobbiamo far sentire la voce di tutti noi che crediamo nell’importanza di proteggere la Natura dall’avidità suicida dell’uomo. 
 
FONTE:  Amm Degiorgi Viso

 

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