Velletri, Davide Cervia: la figlia Erika scrive al sindaco
VELLETRI - ''Profondamente delusa dalle istituzioni locali''
La figlia di Davide Cerviak, Erika, ha inviato una lettera aperta al sindaco di Velletri Fausto Servadio. Da 24 anni i Cervia si battono per scoprire la verità sulle vicende legate all'esperto di guerre elettroniche scomparso davanti alla sua causa di Velletri nel settembre del 1990. Alle iniziali ipotesi di allontanamento volontario, si sono opposte, nel tempo, notizie diverse, confermate da almeno due testimoni, riguardanti il probabile sequestro del militare. Questa è la convinzione della famiglia, in virtù delle conoscenze tecniche e militari di Davide alla vigilia della Guerra del Golfo.
La Procura generale presso la Corte d'appello di Roma ha archiviato nel 2000 il fascicolo confermando il rapimento, ma rassegnandosi all'impossibilità di individuare i colpevoli. Nel 2012 la famiglia ha presentato una causa civile contro i ministeri della Difesa e della Giustizia. Il 29 maggio prossimo anche questo procedimento potrebbe terminare con un'archiviazione. La famiglia sta chiedendo da giorni che vengano invece prese in considerazione testimonianze ed elementi recuperati in questi anni al fine di riaprire il caso ed arrivare alla verità ed alla giustizia.
Ora Erika Cervia torna a chiedere l'aiuto delle istituzioni locali. Queste le sue amare parole:
''Buongiorno Sindaco, sento il bisogno di scriverLE, poiché sono profondamente delusa, come cittadina, dal suo comportamento riguardo il Caso Cervia. Come Lei spero saprà, in questi ultimi mesi è uscito il film documentario " Fuoco Amico - La storia di Davide Cervia - sulla tragica vicenda di mio padre, che sta facendo il giro dei festival del cinema italiano, riscuotendo molti apprezzamenti positivi. Quello che ci è stato ribadito dalle giurie e dai vari giornalisti presenti nelle sale è che la nostra battaglia non è solo qualcosa di personale, ma è la battaglia per tutti quei cittadini che si sentono abbandonati e ostacolati dallo Stato nelle ricerca della verità.
La domanda, però, che più volte ci è stata posta riguarda proprio Lei, signor Sindaco. Ci chiedono come Lei stia appoggiando e sostenendo la mia famiglia e quali iniziative abbia in serbo per far conoscere a quanta più gente possibile la tragedia che ci ha travolto e le difficoltà che abbiamo incontrato per far riconoscere la verità. Cosa dovremmo rispondere secondo Lei? Che abbiamo ricevuto da Lei solo pura e semplice indifferenza? Che non ha mai proposto un'iniziativa a favore del caso? Che non è mai stato al nostro fianco durante una delle nostre tante battaglie? Che non ha mai espresso pubblicamente solidarietà nei confronti di una famiglia che sono 24 anni che combatte da sola contro un muro di gomma impossibile da abbattere?
Nella speranza che lei prenda esempio dal comune di Viterbo che ha esposto sulla facciata del palazzo comunale uno striscione a sostegno dei due Marò detenuti in India con a fianco il tricolore, Le ricordo che le istituzioni, per prime quelle comunali, hanno il dovere di far sentire la loro vicinanza e la loro presenza in situazioni come la nostra. Distinti saluti: Erika Cervia - La figlia di Davide Cervia''.
Liberamente estratto da Il Mamilio.it
Perchè la vicenda non finisca nell'oblio come sempre!
Le foto di un articolo estratto dal web:
News Marina Militare,, Davide Cervia
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