Varato il Pattugliatore Polivalente d’Altura Marcantonio Colonna (Light+)

Presso il Cantiere Integrato Fincantieri di Riva Trigoso è avvenuto oggi il varo del quinto Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) P434 “Marcantonio Colonna” nella configurazione Light+.

PPA Marcantonio Colonna

Il Presidente di Fincantieri, Generale Claudio Graziano, ha affermato: “I programmi di ampio respiro permettono alla Difesa di definire gli obiettivi dell’interresse nazionale ed internazionale ed alle aziende dando continuità e sicirezza. Marcantonio Colonna è stato un grande condottiero nella Battaglia di Lepanto catturando l’ammiraglia della flotta turca ed è stata una battaglia che ha cambiato la storia occidentale. La superiorità tecnologica rimane ancora un problema e noi vogliamo contribuire perchè mantenerla è fondamentale.”

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L’Amministratore Delegato di Fancantieri, Dottore Pierroberto Forgerio, ha affermato: “Ho scoperto giorno per giorno il forte rapporto tra Fincantieri e Marina Militare ed i progetti sono la prova tangibile di quello che si può fare quando c’è un grande allineamento. Lanceremo entro fine anno un piano industriale fino al 2026 dove vogliamo espandere ulteriormente il settore Difesa, investiremo con grande coraggio, per essere sempre più capaci e affidabili. Non aspettiamo i problemi, i manager cambiano anche quando le cose vanno bene. Anche in questo nuovo capitolo di Fincantieri sarà importante avere al nostro fianco la Marina Militare”.

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Il PPA Marcantonio Colonna presso il Cantiere di Riva Trigoso – Foto: AresDifesa

Il Direttore di OCCAR, Ammiraglio Matteo Bisceglie, ha affermato: “queste navi sono particolarmente importanti per la tecnologia, sia rispetto al passato ma che alle FREMM, per esempio la presenza su queste unità dei radar a facce fisse, secondi al mondo ad avere questi sistemi in queste bande dopo gli Stati Uniti d’America. Andrebbe fatta molta piu pubblicità su queste navi come fanno altri Paesi. Il programma ha avuto alcuni ritardi data l’elevata innovazione ma quello che fu pensato nel 2014/2015 si sta finalmente realizzandoQuesto sarà il mio ultimo varo dato che dal 31 gennaio terminerò il mio incarico ad OCCAR.”

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Elemento simbolico della procedura di varo, la rottura del cordino
da parte della madrina avvia la sequenza che lascia cadere
la bottiglia contro la murata della nave – Foto: AresDifesa

Il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, ha affermato: “le navi non sono semplici pezzi di ferro ma l’orgoglio delle maestranze e del suo equipaggio. Dieci anni fa scrissi assieme all’Ammiraglio De Giorgi i requisiti di questa nave e vederle le navi oggi mi rende orgoglioso seppur abbiamo dovuto abbandonare poi l’idea della velocita di 37 nodi. Rispetto alla programmazione originale arriveremo alla fine del programma con quattro Full e tre Light+, non avendo quindi più Light. Dal prossimo anno il Pattugliatore Morosini andrà nell’indopacifico raggiungendo il Giappone dove svolgerà attività addestrativa insieme alla Marina nipponica.”

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Il PPA Marcantonio Colonna presso il Cantiere di Riva Trigoso – Foto: AresDifesa

Al termine della cerimonia di varo, il PPA Marcantoio Colonna ha iniziato il trasferimento sulla chiatta che lo porterà verso il Cantiere di Muggiano (SP) dove sarà terminato l’allestimento ed inizierà la serie di prove in mare, prima di essere consegnato alla Marina Militare.

Programma Pattugliatori Polivalenti d’Altura

Il programma PPA, gestito da OCCAR, l’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti, prevede la realizzazione di sette unità di cui due in versione Light, tre in versione Light Plus e due in versione Full. Alla luce delle odierne dichiarazioni rilasciate dall’Ammiraglio Credendino, il Paolo Thaon di Revel (P 430) ed il Francesco Morosini (P 431) torneranno in cantiere ed in arsenale per essere modificati e portati al livello Light +.

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Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) P431 “Francesco Morosini” (Light)
in primo piano e l’LHD Trieste in secondo piano presso il
Cantiere Integrato di Muggiano (SP)
Foto: AresDifesa

I PPA hanno un dislocamento massimo di 6.270 tonnellate ed una lunghezza fuori tutto di 143 metri. I posti letto disponibili a bordo sono 173 per far fronte alle diverse missioni.

I PPA hanno una architettura propulsiva CODAGOL, Combined Diesel And Gas Or eLectric, basata su una turbina a gas GE LM2500+G4 da 32 MW di potenza accoppiata a 2 motori diesel MTU 20V 8000M19L da 10 MW e 4 + 2 Generatori.

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Vista di prua del Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) presso il Cantiere integrato di Muggiano (SP)
Foto: AresDifesa

Le nuove unità raggiungono una velocità massima superiore ai 32 nodi anche grazie alla particolare forma della prora rastremata, studiata per mantenere alte velocità anche con mare formato. L’autonomia è di 5000 miglia nautiche a 15 nodi di velocità. La velocità massima raggiungibile in regime full electric è superiore a 10 nodi.

I PPA sono caratterizzati, oltre dalla prua rastremata, dall’adozione del moderno Cockpit Control System completamente digitalizzato che permette di controllare tutte le funzioni da una postazione in plancia.

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L’innovativo 76/62 Sovraponte sviluppato da Leonardo, la sua prima applicazione operativa è proprio sui PPA
Foto: AresDifesa

Come dotazioni di armamento, controllate dal Combat Management System (CMS), sono presenti un cannone Leonardo LW da 127/64 mm, in grado di impiegare il munizionamento Vulcano a lunga gittata per tiri di precisione , ed un impianto Sovraponte da 76/62 mm, sempre messo a punto da Leonardo per la difesa di punto con munizionamento Davide/Strales. Sono altresì presenti due impianti stabilizzati e remotizzati per mitragliere KBA calibro 25 mm, nonché è prevista la possibilità di installare quattro mitragliatrici pesanti calibro 12,7 mm.

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Vista da poppa del Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) P430 “Paolo Thaon di Revel” (Light) presso l’Arsenale della Spezia
Foto: AresDifesa

A differenza dei Light, sui Light Plus sono installati 2 lanciatori VLS Sylver A50 in grado di impiegare missili superficie-aria MBDA Aster 15 o 30 ed in futuro anche la versione antimissile 30 B1. È prevista a livello opzionale la possibilità di installare sino 8 missili Teseo in lanciatori binati per contrasto di superficie o per limitate missioni land attack.

Prevista l’installazione del sistema di guerra elettronica, di due sistemi ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) per la protezione passiva della nave dalle minacce missilistiche, oltre la cortina trainata Black Snake per la scoperta e la classificazione di siluri in arrivo.

Al di sotto della superficie del ponte di volo vi è l’area che può essere configurata per varie missioni, oltre il trasporto, varo e recupero del RHIB da 11 metri.

Sui PPA sono presenti due aree dove è possibile caricare, rispettivamente, fino 5 e 8 container ISO 20″ per missioni di vario genere.

FONTE:Logo osservatoriodifesa

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