Uniba quest’anno propone 3 corsi: Scienze e gestione delle attività marittime, il primo ad essere attivato a Mariscuola, Infermieristica e Informatica e Comunicazione digitale. Il Politecnico di Bari, invece, sempre da quest’anno offre anche il corso in Ingegneria industriale dei sistemi navali. C’è spazio per accogliere tutti. Del resto Mariscuola si estende su un’area di 32 ettari, dove si trovano 41 edifici, 80.000 mq. di aree verdi, 240.000 mq. tra viali, i piazzali e altre aree disponibili. Oltre 57.000 mq. sono occupati dagli edifici per le sistemazioni didattiche, con 66 aule, 34 laboratori attrezzati e ora anche multimediali, un’aula magna da 534 posti. Circa 52.000 mq sono occupati da edifici ospitanti le sistemazioni logistiche e tecniche, tra cui alloggi, mense, uffici, infrastrutture sportive, sale ricreative e sale tv, l’infermeria, la biblioteca, diverse officine, una centrale elettrica, un depuratore, quanto basta, insomma, per far funzionare una «piccola città» che accoglie circa 2.000 persone.
La Marina ha deciso di investire sul polo didattico di San Vito, come spiega alla «Gazzetta» il contrammiraglio Francesco Milazzo, comandante di Mariscuola Taranto. «Questa scuola forma il 65% del personale in Marina. Qui oggi abbiamo investimenti di ammodernamento e rinnovamento rivolti essenzialmente alle strutture didattiche, ma puntiamo anche sulla parte sportiva. Auspicabilmente nel 2026 qui nascerà anche un nuovo palazzetto dello sport, oltre al campo scuola che già esiste e che sarà ristrutturato. Stiamo investendo anche nelle strutture abitative che ospitano sia gli allievi, sia il personale del quadro permanente. Sono investimenti importanti che si vanno a sommare a quelli che noi chiamiamo investimenti di esercizio, ovvero i fondi che la Marina investe ogni anno per mantenere la funzionalità delle strutture già esistenti di questo che possiamo definire un vero e proprio campus universitario. Aver aperto i corsi anche agli studenti civili è un valore aggiunto per la città. Ora, si tratta di corsi anche appetibili per il mondo del lavoro. Noi così speriamo di aumentare progressivamente anche il numero di ragazzi che frequentano l’università presso di noi, perché è davvero un valore aggiunto per i nostri ragazzi in uniforme avere compagni di classe che insieme a loro frequentano ma vivono nel mondo civile. Consente di mantenere di mantenere il contatto con la realtà esterna e proprio questa commistione è un fattore molto positivo».
«I i numeri che mettiamo a disposizione della della cittadinanza sono numeri importanti per ogni corso. Nel panorama della richiesta per una città come Taranto ritengo che siano sufficienti. È chiaro che se dovessero venire ragazzi anche da fuori Taranto, noi saremmo ben contenti».
«Ma ricordiamo - spiega ancora l’ammiraglio Milazzo -, che accanto a questa attività del polo didattico-universitario parallelamente corre sempre l’attività che definirei d’istituto di Mariscuola. Al momento qui abbiamo circa 450 allievi marescialli dei corsi normali. Loro sono la futura classe direttiva intermedia della Marina. Quando usciranno da questa scuola andranno a bordo a ricoprire già posizioni di responsabilità. Ma qui noi formiamo anche la gran parte dei Volontari in ferma iniziale, la nuova frontiera dei Volontari di truppa per tutte le forze armate che vengono da noi reclutati a Taranto presso la caserma Castrogiovanni dove abbiamo la nostra Direzione di selezione. La Marina l’anno prossimo ne recluterà 1800 a fronte dei 1500 di quest’anno. Sono numeri in aumento e anche questa è un’attività molto impegnativa perché il processo di selezione comporta la selezione dal punto di vista attitudinale, psicotecnico e fisico: quindi visite mediche e esecuzione delle prove fisiche. Un lavoro - conclude il comandante di Mariscuola -, davvero impegnativo».
FONTE:LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO/TARANTO