Recensione: una trilogia da non perdere sull’Aviazione Navale di Michele Cosentino

Dal sito Ocean4future una bella recensione sulla trilogia di volumi sull'aviazione Navale di Michele Cosentino

Copertina

Palloni frenati, dirigibili, primi aeroplani, elicotteri fino ai caccia da combattimento di 5^ generazione. Un volo lungo oltre un secolo quello che porterà il lettore sulle ali dell’Aviazione Navale, dalla Regia Marina alla Marina Militare dei giorni nostri, e verso il futuro.

Il contrammiraglio (ris.) Michele Cosentino, ha ripercorso in questa trilogia le tappe salienti della nascita – a partire dall’inizio del ‘900 – della componente aerea della Marina Militare italiana e del suo fondamentale impiego soprattutto a bordo delle portaerei Garibaldi e Cavour. Attraverso i volti, le intuizioni e le gesta dei personaggi che hanno pensato, costruito e tracciato la rotta dell’Aviazione Navale dalle origini ad oggi, le pagine di questa trilogia sono arricchite da una considerevole iconografia, comprendente un’interessante e corposa documentazione fotografica.

La Trilogia
I Volume: “L’aviazione navale della Regia Marina durante la 1a Guerra Mondiale”
L’opera traccia la nascita dell’Aviazione Navale italiana e la sua affermazione durante il primo conflitto mondiale. Il testo parte dalle primissime esperienze di “volo” in Italia, narra anche le attività dei pionieri del dirigibilismo nazionale in servizio nella Regia Marina e le prime operazioni condotte durante la guerra di Libia, e prosegue fino al termine del primo conflitto mondiale.

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Un idrovolante viene issato sulla nave portaidrovolanti ’Europa, mentre altri due
velivoli sono visibili all’interno dell’hangar, in una foto scattata nella prima metà
del 1917. I teloni impermeabili costituenti le chiusure laterali degli hangar
– aperti nella foto – offrivano un certo grado di protezione contro le intemperie
e l’ambiente marino e, scorrendo in senso longitudinale, potevano essere manovrati
secondo le necessità (USMM)
 
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Il dirigibile esploratore DE9 – in forza alla 3a Squadriglia Dirigibili Esploratori
– ripreso nel luglio del 1917 durante un passaggio di posta con un Mas nel
golfo di Trieste. Le aeronavi di questa Squadriglia furono dapprima basate
nell’entroterra di Venezia ed esse erano responsabili della vigilanza nell’Alto
Adriatico, operando spesso assieme a naviglio sottile. Per le missioni a loro
assegnate, le aeronavi tipo “DE” disponevano di una radio, di strumenti per le
segnalazioni ottiche e di un certo numero di bombe antisommergibile (USMM)
 
Il volume è impreziosito da circa 220 fra disegni, mappe e foto d’epoca, relative anche ai protagonisti di quell’avventura più che centenaria, primo fra tutti l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel.

II Volume: “Dall’Aviazione per la Regia Marina all’Aviazione Navale Italiana”
Il testo parte con l’esame sintetico delle attività intraprese negli anni Venti e Trenta nel settore aeronavale, seguite da un’analisi delle vicende belliche circoscritta all’impiego dei velivoli imbarcati e alle vicissitudini della portaerei Aquila. Dopo il secondo conflitto mondiale, l’opera si snoda tracciando il percorso che ha condotto dapprima agli elicotteri imbarcati e basati a terra e poi ai velivoli ad ala fissa a bordo delle portaerei italiane, evidenziando i risultati ottenuti in molteplici operazioni reali.

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Operazioni di volo a bordo dell’incrociatore lanciamissili portaelicotteri Caio Duilio a
cura di due SH-34 Seabat configurati per il volo notturno: l’elicottero in primo piano
ha il rotore di coda ripiegato per consentirne il ricovero all’interno dell’hangar (AUSMM)

Vengono analizzate, infine, le prospettive di evoluzione dell’Aviazione Navale Italiana. Completano l’opera le schede riepilogative delle caratteristiche degli aeromobili effettivamente imbarcati sulle unità della Regia Marina e della Marina Militare a partire da metà degli anni Trenta, seguite da tabelle e sintesi grafiche delle unità in servizio dotate di sistemazioni aeronautiche.

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Il primo F-35B della Marina Militare in volo sull’Atlantico, durante il trasferimento
dall’Italia agli Stati Uniti (Maristat).

La parte finale del volume contiene una vasta documentazione fotografica del cammino percorso dal 1945 ai giorni nostri.

III Volume: “Dal Piemonte al Trieste”
L’opera si focalizza specificatamente sulle unità portaerei e portaelicotteri ideate, progettate ed effettivamente realizzate in Italia nel corso di un periodo storico che dai primi anni del XX secolo giunge al termine del secondo ventennio del XXI secolo.

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RN ELBA ariete torpediniere ► (4.6.1914) nave sussidiaria di 2^ classe (appoggio idrovolanti)
 cl. “Regioni” – disl. 3160 t – Cant. Castellammare di Stabia – imp. 22.9.1890 – v. 12.8.1893 
i.s. 1.12.1895 – r. 5.1.1920 – venduto a privati nel febbraio 1920

Il titolo del volume richiama, appunto, un percorso iniziato nel 1912 e di cui la nuova portaelicotteri Trieste, Unità d’assalto anfibio multiruolo e multifunzione della Marina Militare, di prevista consegna nel 2022, rappresenta un obiettivo già concretizzato. Anche in questo caso, al testo si accompagna una rilevante iconografia, comprendente numerosi disegni, schemi e fotografie.

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Due velivoli AV-8B Harrier II Plus in rullaggio sulla pista d’involo della portaerei Cavour:
la pista si sviluppa in lunghezza per 183 metri e in larghezza per 14,5 metri (Maristat).

 

I volumi della trilogia, imperdibili, sono disponibili, anche venduti separatamente, nello store editoria della Marina Militare o possono essere acquistati dai link sottostanti 

L’Aviazione della Regia Marina durante la 1° Guerra Mondiale

Dall’Aviazione per la Regia Marina all’Aviazione Navale Italiana

Dal Piemonte al Trieste

 

FONTE: Logo Ocean4future

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