Arsenale addio? La Marina affida a Fincantieri e Leonardo il mantenimento delle condizioni operative di Cavour, Doria e Duilio

Un accordo da 190 milioni per 5 anni

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Orizzonte Sistemi Navali, la joint venture partecipata da Fincantieri e Leonardo con quote rispettivamente del 51% e del 49%, ha firmato, con la Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa, l’accordo quadro di Mantenimento in Condizioni Operative per la portaerei Cavour e i cacciatorpediniere classe Orizzonte Andrea Doria e Caio Duilio della Marina Militare.

L’accordo ha un valore complessivo massimo di 190 milioni di euro e si esaurirà a fine 2028. Nei prossimi giorni è prevista la firma del primo contratto attuativo tra il prime contractor Osn e Navarm, a copertura dei primi due anni di servizio.

In particolare, le attività previste si riferiscono ai sistemi e apparati di piattaforma e del sistema di combattimento delle unità oggetto dell’accordo nel periodo 2023-2028, al fine di assicurarne il mantenimento delle condizioni operative e l’accrescimento del know-how del personale della Marina militare.

Fincantieri curerà le attività di supporto in servizio dei sistemi e apparati di piattaforma, tra cui l’apparato motore, il sistema di automazione, gli impianti di generazione elettrica e di condizionamento, gli organi di manovra e di propulsione, nonché gli elevatori per aeromobili di nave Cavour e il sistema di movimentazione elicotteri delle unità di classe Orizzonte.

Leonardo curerà tutti i sottosistemi afferenti al Sistema di Combattimento, sensori radar, Combat Management System, lanciatori e sistemi d’arma delle due classi di navi, presso le basi navali della Spezia e Taranto. I sottosistemi Leonardo interessati dalle attività di manutenzione ammontano a circa una cinquantina di apparati.

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Oltre il 30% dei sottomarini d'attacco statunitensi fuori servizio - Gli Stati Uniti sono in perdita contro la Cina

Oltre il 30% dei sottomarini d'attacco statunitensi fuori servizio - Gli Stati Uniti sono in perdita contro la Cina

Sottomarini statunitensi

 
L'elevato numero di jet da combattimento che non sono pronti per il combattimento non è l'unico problema dell'esercito statunitense. Anche la difficile situazione dei sottomarini d'attacco è un problema per il Ministero della Difesa.

Ecco cosa sappiamo

La Marina statunitense ha dichiarato che 18 dei 49 sottomarini d'attacco sono stati messi fuori servizio e sono in fase di riparazione. Ciò significa che il servizio non è in grado di utilizzare il 37% dei suoi sottomarini a fronte di un obiettivo del 20%.

Il comando ha poi fornito dati aggiornati che mostrano che alla fine del mese scorso i lavori di manutenzione erano ancora in corso su 16 dei 49 sottomarini. Il 32% è ancora ben al di sopra dell'obiettivo. Questa situazione pone gli Stati Uniti in una posizione di grave svantaggio nei confronti della flotta dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese, numericamente superiore.

I problemi hanno ridotto significativamente il numero di sottomarini a propulsione nucleare degli Stati Uniti. Questo limita la capacità della Marina statunitense di svolgere le missioni quotidiane e le impedisce di aumentare il carico di lavoro operativo dei sottomarini in servizio.

Sottomarini statunitensi1

Nel 2017, il tasso di sottomarini fuori servizio era del 28%. Cinque anni dopo, è salito al 33%. Al contrario, l'anno migliore in termini di prontezza al combattimento per la Marina statunitense è stato il 2015, quando solo il 19 percento dei sottomarini d'attacco (10 unità su 53) era in riparazione.

Il Dipartimento della Difesa statunitense considera le forze sottomarine come un vantaggio chiave rispetto alla Marina cinese. È importante notare che tutti i sottomarini della classe Ohio sono in stato operativo.

Questi particolari incrociatori missilistici strategici sono i vettori dei missili balistici intercontinentali Trident II con testate nucleari. Inoltre, la classe Ohio comprende un quartetto di sottomarini a propulsione nucleare con missili da crociera Tomahawk.

Fonte: Bloomberg

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Dopo 80 anni, individuato l'Impavido

Dal numero di Marzo 2023 del Notiziario della Marina una bella notizia per chi era imbarcato sulla Regia Torpediniera  "Impavido"

impavido regio

Il relitto della torpediniera Impavido, ex Regia Marina, è stato rinvenuto da Andrea Bada,“il cacciatore dei relitti” con la collaborazione dell'Istituto Idrografico della Marina.

 

di Daniele Coroleo

Varato nel 1943, l'Impavido fu assegnato alla VI Squadriglia Torpediniere della Regia Marina e impiegato per le missioni di scorta nel Mar Tirreno.

Il 16 settembre 1943, dopo l'Armistizio di Cassibile, la nave, costretta a riparare a Portoferraio per un'avaria, venne catturata dai tedeschi ed incorporata nella Kriegsmarine a La Spezia, assumendo il nome di TA 23.

Il 24 aprile 1944, la TA 23 mollò gli ormeggi con altre due torpediniere anch'esse ex Regia Marina, l'Ardito e l'Eridiano, (rinominate TA 26 e TA 29) per posare un campo minato al largo dell'isola di Capraia.

Dalle trascrizioni sui documenti  di bordo, alle 1.45 del 25 aprile, al rientro, la TA 23 urtò e venne danneggiata da una mina. Le altre due navi provarono a trainarla prima con alcuni cavi, che però si spezzarono durante le manovre, e in seguito affiancandola per tentare di rimorchiarla; per poi trovarsi anche a respingere, con successo, un attacco di alcune motosiluranti statunitensi. Intanto, la TA 23 continuava a imbarcare acqua e, pertanto, visto il sopraggiungere di aerei nemici, si decise di far sbarcare l'equipaggio e la TA 29, l'Eridiano, la cannoneggiò per affondarla, affinché non finisse nelle mani del nemico.

impavido regio1Il primo siluro non produsse danni, mentre il secondo colpì il deposito  di munizioni della torpediniera, facendola saltare in aria. Erano le 06.45 del 25 aprile 1943 e l'Impavido, ormai TA 23, si inabissò, secondo quanto pervenuto, nel punto nave 43°02'N e I0°I2'E. Sono trascorsi quasi 80 anni dal quel giorno e, dopo diverse ricerche, oltre anche ad alcuni presunti ritrovamenti, l'Impavido è stato rinvenuto da Andrea Bada, conosciuto anche come “il cacciatore dei relitti”.

Bada, infatti, è a capo di un vero e proprio team specializzato per le immersioni di profondità nel Mediterraneo per identificare e documentare i relitti adagiati sui fondali marini.

La passione per la storia e per l'esplorazione sono i principi cardine che spronano questa squadra nelle operazioni di ricerca, spesso effettuate di concerto con l'Istituto Idrografico della Marina, la cui attività, in questo ambito, è ben regolamentata in materia di gestione e aggiornamento della cosi detta “banca dati di tutti i relitti, di interesse storico e non, giacenti sui fondali delle acque marine sottoposte alla giurisdizione nazionale”. La collaborazione con l'Istituto Idrografico risale a diversi anni fa, grazie alla volontà del cartografo Stefano Ferrero, (dipendente civile dell'Idrografico che si è occupato di ambito geospaziale e di cartografia militare, n.d.a.) fautore e custode di questa banca dati - ci racconta Bada - che aveva intuito l'importanza di creare una vera e propria rete che mettesse in contatto noi ricercatori e le autorità preposte. Dopo la prematura scomparsa di Ferrero, il suo lavoro viene portato avanti dal sottocapo di prima classe scelto Domenico Scognamiglio, sotto la supervisione del capitano di corvetta Angelo Castigliego, capo ufficio Geospaziale dello stesso Istituto.

“Noi raccogliamo e trasmettiamo le segnalazioni sugli eventuali ritrovamenti che provengono dal Mediterraneo - spiega il sottocapo Scognamiglio - Una volta individuati possiamo poi ipotizzare, grazie ai controlli incrociati tra le ricerche storiche e le informazioni in nostro possesso, di quale relitto si possa trattare, ma spesso sono i cittadini privati come Bada a verificare personalmente, immergendosi. E, di certo, non è un lavoro facile”. “Tutt'altro! - aggiunge il comandante Castigliego - Le persone in grado di effettuare immersioni fino a 180 metri devono essere sottoposte a un addestramento psicofisico molto approfondito, per certi versi simile a quello che serve per andare nello spazio. E quando ci si immerge, si deve essere certi di essere nel punto giusto, perché il tempo e la visibilità sono limitati. Basti pensare che per 12 minuti di immersione servono poi ben 6 ore di decompressione, e quel poco tempo deve essere sfruttato al meglio, per catturare ogni singolo dettaglio utile alla classificazione, studio ed identificazione del relitto: un lavoro al limite, che richiede  sinergia tra gli operatori e consapevolezza dei rischi che si corrono”.

Il relitto dell'Impavido è stato ritrovato a circa 145 metri di profondità, ma solo parzialmente, visto che, dopo l'esplosione i resti della nave sono sparsi sul fondale marino. “Ci sono volute due immersioni per individuare e documentare ciò che stavamo cercando - continua a raccontare Bada - Ci lavoravamo da oltre un anno, dalla segnalazione di un pescatore che aveva tirato su, con le reti, un sestante e delle striscette di ‘balistite', con le quali si riempiva l'involucro dei siluri, e che ci ha fatto quindi presumere che in quella determinata zona ci fosse un relitto di una nave militare. E ora non c'è alcun dubbio che sia l'Impavido, vista la struttura, l'armamento, la forma ed i pezzi  rinvenuti”.

In basso: la torpediniera Impavido come si presentava nel 1943; a sinistra: un momento del suo ritrovamento.

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Il 25 aprile del 1944, l'impatto con una mina nell'arcipelago toscano

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FONTE: Notiziario della MARINA

 

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Un bambino chiede alla mamma ...

Un bambino chiede: "Mamma ... che cos'è un marinaio?"

un bambino marinaio

Un bambino chiede: "mamma che cos'è un marinaio?" Davanti al dubbio gli risponde " è quell'uomo che non ha orari di lavoro, è colui che non ha il natale, è quell'uomo che non ha un anno nuovo, che non festeggia compleanni né feste , che non ha estati, né inverni. Per lui tutti i giorni sono uguali, è come la bandiera nazionale, si lava con la pioggia e si asciuga con il sole... è colui che non ti vede soddisfare i tuoi anni. È colui che ha come amica il buio della notte, le stelle con cui condivide i suoi problemi e nelle notti più fredde! Condivide i suoi pensieri, è colui che non risponde alla sua famiglia perché deve occuparsi degli altri, è colui che dorme meno di chiunque altro nel corso della sua vita e sa che morirà prima degli altri, stanco e senza amici... che se necessario si trasforma in
dottore, psicologo, meccanico banchiere e avvocato... e a chi gli chiede come fa ad andare avanti che cosa gli da la forza di non mollare... mostra la nostra foto e dice orgogliosamente loro sono la mia forza!!! E quando nessuno lo vede abbraccia la foto e piange.
Poi la mamma, con le lacrime agli occhi, abbraccia il bambino e gli dice, per questo anche se papà non c'è sono così tanto orgogliosa di lui!

Mamma da grande allora voglio essere un marinaio....come papà.

FONTE: Web (Giovanni Angelone)

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Nave Vespucci: da Genova rotta verso il Mondo

Al via il tour mondiale attraversando i 5 continenti

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2 luglio 2023 Daniela Napoli

Nave Amerigo Vespucci “arma la prora e salpa verso il mondo".

Dal 1 luglio 2023 all'11 febbraio 2025 il Vespucci navigherà per 20 mesi, approdando in oltre 30 porti in 28 Paesi e toccando tutti i 5 Continenti del globo.

Un tour mondiale che vedrà la Nave Scuola della Marina Militare – che con le sue 92 candeline, spente lo scorso 22 febbrai, è l'unità navale italiana più anziana in servizio – navigare a vele spiegate con a bordo gli allievi ufficiali della I classe dell'Accademia Navale di Livorno, che riceveranno nel corso della campagna addestrativa estiva il loro “battesimo del mare".

Nel segno della tradizione dell'antica arte marinaresca e dell'innovazione dei suoi sistemi orientati alla tutela ambientale, Nave Vespucci porterà per il mondo i valori della storia e della cultura nazionale nonché l'eccellenza produttiva italiana, a sostegno dell'importanza del tema della marittimità per lo sviluppo globale.

Già Ambasciatrice UNESCO e UNICEF, Nave Vespucci durante il suo giro del mondo sarà il mezzo per sviluppare e consolidare collaborazioni in ambito accademico e universitario, soprattutto nel campo della ricerca scientifica e della tutela del sistema marino, promuovendo altresì gli obiettivi ambientali del World Oceans Day.​

Non perderti le nostre tappe.

Segui il Tour Mondiale del Vespucci insieme a noi.​​​​​​

  • ​Genova (Italia): 01 Luglio 2023
  • Marsiglia (Francia): 04-07 Luglio 2023
  • Las Palmas (Spagna): 19-22 Luglio 2023
  • Dakar (Senegal): 29 Luglio- 01 Agosto 2023
  • Praia (Capo Verde): 04-06 Agosto 2023
  • Santo Domingo (Repubblica Dominicana): 28 agosto-02 Settembre 2023
  • Cartagena (Colombia): 07-10 Settembre 2023
  • Port of Spain (Trinidad): 18- 19 Settembre 2023
  • Fortaleza (Brasile): 04-08 Ottobre 2023
  • Rio de Janeiro (Brasile): 20-24 Ottobre 2023
  • Montevideo (Uruguay): 02-05 Novembre 2023
  • Buenos Aires (Argentina): 06 Novembre 2023 – 01 Aprile 2024
  • Ushuaia (Argentina) e Punta Arenas (Cile): 13-16 Aprile 2024
  • Valparaiso (Cile): 28 aprile- 02 maggio 2024
  • Callao (Perù): 12-15 Maggio 2024
  • Guayaquil (Ecuador): 21-24 Maggi 2024
  • Balboa (Panama): 31 Maggio – 02 Giugno 2024
  • Acapulco (Messico): 15-19 Giugno 2024
  • Los Angeles (USA): 01-06 Luglio 2024
  • Honolulu (USA): 24-28 Luglio 2024
  • Tokio (Giappone): 25-30 Agosto 2024
  • Manila (Filippine): 14-18 Settembre 2024
  • Darwin (Australia): 04 -07 Ottobre 2024
  • Jakarta (Indonesia): 20-24 Ottobre 2024
  • Singapore (Repubblica di Singapore): 30 Ottobre- 03 Novembre 2024
  • Mumbai (India): 24-28 Novembre
  • Karachi (Pakistan): 03-06 Dicembre 2024
  • Doha (Qatar):13-16 Dicembre 2024
  • Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti): 18-21 Dicembre 2024
  • Muscat (Oman): 24-27 Dicembre 2024
  • Safaga (Egitto): 15-18 Gennaio 2025
  • Larnaca (Cipro): 29-31 Gennaio 205
  • La Spezia (Italia): 11 Febbraio 2025

 

Trovate il video anche nella sezione Video di mare/Marina Militare

 

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Al via le campagne di istruzione estive delle Navi Scuola a vela Minori

Al via le campagne di istruzione estive delle Navi Scuola a vela Minori

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7 luglio 2023 Giovanni Neri

Livorno – Sono partite le campagne di istruzione estive 2023 a bordo delle Navi Scuola a Vela Minori, che quest’anno saranno affiancate dalle imbarcazioni d’altura dello S.V.M.M. della sezione velica di Livorno.

Ambiziosi e certamente appassionanti gli itinerari previsti per le varie imbarcazioni sulle quali i guardiamarina del primo anno dei corsi applicativi e gli aspiranti guardiamarina della terza classe perfezioneranno le nozioni veliche, marinaresche e di leadership che hanno appreso nel corso del loro percorso formativo in Accademia Navale e durante le campagne di istruzione estive precedenti.

Partita da La Spezia il 20 giugno scorso, Nave Stella Polare dopo tanti anni tornerà a rappresentare la Marina alla regata Tall Ships Races Magellan Elcano con partenza da Falmouth (UK) il 14 agosto prossimo. L’itinerario la porterà a visitare i porti di Palma di Maiorca, Malaga, Cascais, Vigo, Bilbao, Brest, Falmouth, La Coruna, Lisbona, Cadice e Cartagena con arrivo a Livorno il 24 settembre prossimo.

Partite anche le imbarcazioni Antares e Gemini dello S.V.M.M. che graviteranno nel Mar Tirreno e prenderanno parte alla regata Carthago Dilecta Est, organizzata dal Circolo Velico Ventotene e dalla Marina di Yasmine Hammamet (Tunisia) con partenza da Ventotene il 1 agosto ed arrivo a Hammamet il 5 agosto. In particolare Gemini si è già distinta nel XV Trofeo Velico Xifonio Cup e nel VII Marisicilia Cup svoltasi nelle acque di Augusta il 1 e 2 luglio scorsi. Le due imbarcazioni faranno rientro Livorno il 24 settembre prossimo.

In partenza anche Nave Capricia che, al termine di importanti lavori di ammodernamento dell’attrezzatura velica, tra qualche giorno lascerà il porto di Genova per trasferirsi in Mediterraneo Orientale ove sosterà nei porti di Cefalonia, Iraklion, El Alamein, Rodi, Lavro, Zante, La Valletta, Hammamet, Tunisi con rientro a Livorno il 24 settembre.

Infine il 14 luglio anche l’imbarcazione Chaplin dello S.V.M.M. lascerà La Spezia per trasferirsi nel Mediterraneo Occidentale dove visiterà i porti di Mahon, Malaga, Algeri, Orano, Valencia, Palma di Maiorca e Montecarlo, partecipando alla XXVIII Regata Illes Balears Clàssics – Vela Clàsica Mallorca ed alla XIX Copa del Rey de Barcos de Época. L’imbarcazione farà rientro a Livorno il 24 settembre prossimo.

I guardiamarina ed aspiranti dovranno affrontare le sfide che si presenteranno durante la navigazione in questi itinerari impegnativi monitorando le condizioni meteorologiche e pianificando di conseguenza la rotta da seguire. Avranno anche la  possibilità di entrare in contatto con realtà italiane ed estere durante le soste in porto. Tutte attività che rientrano nell’alveo degli obbiettivi formativi che l’Accademia Navale si prefigge di conseguire nella formazione dell’Ufficiale e del marinaio.

Vento in poppa a tutti!

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