Giornata della Memoria dei marinai scomparsi in mare
Cerimonia in ricordo dei marinai caduti in mare
10 settembre 2021 Stefano Febbraro
Come ogni anno il 9 settembre, la Marina Militare ha celebrato a Brindisi la "Giornata della Memoria dei marinai scomparsi in mare" a perenne ricordo del sacrificio dei marinai, militari e civili, deceduti e sepolti in mare.
Davanti al monumento nazionale "Marinaio d’Italia", l’onorevole Stefania Pucciarelli Sottosegretario della Difesa con delega alla Marina militare ha voluto esprimere il desiderio della Difesa di "salvaguardare e onorare la nostra Storia e di mantenere viva la memoria di quanti, noti modelli di virtù o 'semplici' eroi silenti del quotidiano, hanno dato la propria vita al servizio della Patria o di un impegno lavorativo legato al mare. Siamo profondamente riconoscenti ai Marinai con 'le stellette' Caduti e Dispersi nel corso di eventi bellici o delle moderne operazioni di proiezione per la stabilità e sicurezza. Stesso sentimento rivolgiamo agli Uomini di Mare deceduti nell'assolvimento delle loro funzioni quotidiane in quella dimensione marittima a cui il nostro Paese è da sempre così profondamente e intimamente legato".
il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone ha voluto ricordare nell’incipit del suo discorso i marinai caduti in mare: "oggi riposano nel silenzio degli abissi con le bandiere delle loro navi che sono diventati sacrari inviolabili. Ai marinai e ai loro congiunti rivolgiamo la nostra commozione nella continuità di appartenere ad un’unica famiglia e ai valori che ci hanno trasmessi con le loro gesta eroiche. La Marina Militare fonda i suoi valori su quello che loro ci hanno insegnato".
La commemorazione, giunta al 78° anniversario e considerata solennità civile, si svolge ogni anno il 9 settembre a Brindisi, per l’importante ruolo che la città assunse quale base navale della Regia Marina del Basso Adriatico, durante il Primo Conflitto Mondiale, vera e propria cerniera per le marina nemiche.
Il monumento eretto nel 1933 per iniziativa della Lega Navale Italiana, è costituito dall’ara votiva nella quale ogni anno viene accesa la fiamma e dal sacrario dove viene deposto la corona per commemorare e celebrare i caduti in mare. L’ammiraglio Cavo Draqone per mantenere quel legame con il passato ha voluto concludere il suo discorso ricordando il motto presente sul monumento: "Gloria ai marinai della nuova Italia che affrontarono audaci la morte perché la Patria risorgendo si affermasse ancora vincitrice sui mari".
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