Difesa interforze e multidominio. La strategia di Cavo Dragone
Lo Stato maggiore della Difesa ha rilasciato il nuovo Concetto strategico, firmato dall’ammiraglio Cavo Dragone, che declina in chiave operativa gli indirizzi stabiliti da Guerini. Partendo dalle sfide dallo scenario geostrategico, il documento riporta la postura che la Difesa dovrà assumere in futuro, definendone gli obiettivi per consolidare uno strumento militare sempre più interforze e multidominio
La percezione del futuro è cambiata, e le Forze armate sono proiettate in una fase storica contrassegnata da fenomeni di grande portata politica e strategica. Apre così il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il suo Concetto strategico, il documento che sintetizza le prospettive e gli impegni che attendono lo strumento militare nazionale, delineandone al contempo le necessità di sviluppo e di modernizzazione. “Le Forze armate – scrive l’ammiraglio Cavo Dragone – devono essere in condizione di fronteggiare il dilatarsi della minaccia diretta alla sicurezza collettiva, assicurando efficacia operativa al servizio dell’Italia”.
Lo scenario internazionale
Le alleanze
A fronte, quindi, di un mondo sempre più competitivo e complesso, il rafforzamento della componente militare del potere nazionale diventa una priorità, rappresentando una necessità condivisa ampiamente anche con i partner dell’Unione europea e dell’Alleanza Atlantica. In particolare, il documento riconosce alla dimensione atlantica ed europea il ruolo di cardine della collocazione internazionale dell’Italia. La Nato rimane il riferimento per la difesa e la deterrenza nazionali, la cui strategia contempla un crescente impegno sul fianco orientale, in linea con le conclusioni del summit di Madrid. Per quanto riguarda le Ue, si riconosce invece la necessità di aumentare l’integrazione di risorse e capacità, in particolare attraverso l’implementazione della Bussola strategica e il rafforzamento della Politica di sicurezza e difesa comune.
Uno strumento militare interforze e multidominio
Industria e sostenibilità finanziaria
“Il potenziale difensivo di un Paese – registra ancora il testo – è proporzionale al livello tecnologico e alle capacità produttive espresse dal proprio sistema industriale”. Per questo, secondo il documento del capo di Stato maggiore della Difesa, le Forze armate devono necessariamente continuare a operare in sinergia con l’industria della Difesa e dell’aerospazio, soprattutto in vista delle sfide tecnologiche che attendono il futuro della competizione globale. Per questo, assicurare “autonomia strategica e sovranità tecnologica” nei settori della Difesa diventa una necessità irrinunciabile. Per far questo è necessario disporre di risorse finanziarie stabili e certe. Positiva, per il documento strategico, l’istituzione del Fondo Investimento Pluriennale per la Difesa, ma per il futuro occorre “prevedere adeguamenti normativi e la semplificazione dei criteri per il ricorso alle deroghe contabili e contrattuali” in particolare per quanto riguarda le acquisizioni urgenti necessarie per le Forze armate.
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