Deserta la gara per la nuova nave dragamine della Marina Militare
Pari a 35,38 milioni di euro il budget della procedura approntata dalla Direzione Armamenti Navali della Difesa
6 DICEMBRE 2022
Se la costruzione della sua nuova nave oceanografica maggiore (Niom) è stata infine aggiudicata (a Fincantieri), la Marina Militare italiana dovrà però aspettare ancora a lungo per poter disporre di una nuova unità dragamine.
La relativa gara – una procedura ristretta avviata lo scorso agosto precisamente per l’acquisizione di una ‘unità navale per bonifiche subacquee’, identificata con la sigla UBoS, e del relativo supporto logistico – è infatti andata deserta “per mancanza di domande di partecipazione appropria”. Possibile che anche in questo caso la Direzione nazionale degli armamenti navali, che aveva approntato il procedimento, possa decidere di rivedere il bando, anche rialzando il budget disponibile, che inizialmente fissato a 35,38 milioni di euro.
Più nel dettaglio l’appalto della Difesa, diviso in sei lotti, comprendeva attività che andavano dalla progettazione (3,4 milioni) e fornitura del mezzo (29,4 milioni) ai vari servizi accessori, incluso appunto il supporto logistico. Nella documentazione di gara erano inoltre state indicate alcune delle caratteristiche di massima del mezzo, cui si chiedeva di avere una lunghezza fuori tutto di 50 metri, larghezza di 12, una propulsione di tipo Integrated Full Electric Propulsion, e una dotazione di almeno 24 posti letto.
F.M.
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