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25 Aprile 2016-Comunicato Stampa-Vittorio N. Guillot

25 Aprile 2016 Festività di San Marco e illegittima detenzione dei due 'marò'...

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COMUNICATO STAMPA
L’Ente Giuliano in Sardegna e la Associazione Pensionati Interforze di Alghero si uniscono con grande affetto ai festeggiamenti di San Marco, patrono della comunità di Fertilia e del Reggimento ‘San Marco’, della Marina Militare Italiana.
Con l’occasione rivolgono un pensiero ai caduti ed a tutti i militari che hanno prestato e prestano servizio nel Reggimento , distintosi, in particolare, nella difesa di Venezia e nella battaglia del Piave durante la guerra ’15- ’18 e nelle battaglie combattute in Africa Settentrionale nel corso della seconda guerra mondiale.
Ricordano anche la vicenda che vede coinvolti i due militari in forza al Reggimento San Marco: Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, trattenuti in india fin dal19 febbraio 2012, perché sospettati di aver ucciso due pescatori indiani. Considerano altresì che la vicenda presenta molti aspetti oscuri , quali l’illegittimità dell’arresto dei suddetti militari da parte delle autorità indiane per un episodio che si sarebbe verificato a bordo di una nave mercantile italiana in navigazione al di fuori delle acque territoriali della stessa india. Sembrano oscure anche le ragioni del mancato riconoscimento della ‘immunità funzionale’, ossia la consegna allo Stato di appartenenza, per essere sottoposti a giudizio, dei militari sospettati di aver commesso reati all’estero. Appare degno di chiarimento anche il motivo per cui le autorità italiane , malgrado che l’art. 27 della Costituzione vieti la pena di morte e la relativa estradizione, per ben tre volte abbiano consegnato all’india i due marò, benché in quello stato il reato di cui sono sospettati sia punibile con la pena capitale. Non meno rilevante è la necessità di appurare se da parte indiana, nell’effettuare le inchieste giudiziarie, siano stati violati i diritti umani internazionalmente riconosciuti. In particolare è indispensabile accertare se l’india abbia violato i diritti della difesa non consentendo ai periti di parte italiani di partecipare attivamente né all’interrogatorio del comandante e dei membri superstiti del peschereccio, contestandone omissioni, falsità e contraddizioni, né alle perizie necroscopiche e balistiche sui corpi dei pescatori uccisi e sulla imbarcazione colpita . E’ evidente che tale violazione sarebbe stata aggravata dalla cremazione dei cadaveri e dall’affondamento del peschereccio che sarebbe stato colpito . E’ fuor di dubbio, infatti, che la distruzione dei suddetti ‘corpi di reato’ avrebbe leso gravemente i diritti della difesa non essendo più possibile effettuare su di essi ulteriori e più precise perizie.Occorre precisare che anche i trenta rinvii a cui è stato sottoposto l' avvio del processo indiano, peraltro illegittimo, e l'incapacità di formulare persino i capi d'accusa a carico dei due militari italiani fa logicamente pensare che le prove a loro carico siano false o inconsistenti.
Tutto ciò premesso l’Ente Giuliano di Sardegna e l’Associazione Pensionati Interforze di Alghero chiedono ai parlamentari Sardi di rendersi parte attiva presso il Governo della Repubblica perché agisca con la stessa energia , determinazione e coinvolgimento internazionale con cui sta operando per chiarire le modalità dell’omicidio del giovane Giulio Regeni, cittadino italiano come i due marò.

Vittorio Guillot Vittorio N. Guillot

News Marina Militare,, 25 Aprile 2016, Vittorio N. Guillot

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