Restauro del "Da Vinci", via al bando da 80mila euro

Davinci

Il sommergibile diventerà museo, ma intanto bisogna salvare lo scafo. Entro fine mese l'aggiudicazione dei lavori: prima la lotta contro la ruggine e dopo il ripristino degli interni.

La Spezia - Ancora una settimana e poi i lavori per il recupero del sommergibile "Leonardo Da Vinci" avranno un aggiudicatario. Il bando emesso dalla Marina Militare per recuperare lo scafo dell'unità scade infatti il 30 novembre e la base d'asta è di 79.250 euro. La scelta sarà effettuata seguendo il principio del maggior ribasso ma anche contando la promessa di una riduzione dei tempi di esecuzione; avvantaggiate nel punteggio anche le aziende che posseggono il marchio di qualità ecologica dell'Ue e il certificato Emas. E' il primo passo per il recupero del manufatto che in futuro diventerà una delle attrattive del nuovo waterfront della città su Calata Paita. Prima però ci vorranno lunghi mesi di lavori.
Due i lotti in cui saranno suddivise le opere. Il primo lotto consisterà nella messa in sicurezza dello scafo del "Da Vinci", rimasto in "ridotta tabella di disponibilità" per anni all'interno del bacino grande della base navale. Anni in cui non sono state compiute le necessarie manutenzioni visto che il mezzo era destinato al disarmo e alla demolizione come tanti suoi precedecessori. Tuttavia la struttura, dopo un'analisi preliminare, è stata ritenuta idonea a sopportare il restauro ed anche per questo - oltre che per il nome di sicuro richiamo - la scelta è infine caduta sull'ex S520.

Lo scafo che un tempo affrontava le profondità del mare sarà inizialmente lavato ad alta pressione per eliminare il fouling e poi si passerà ai rilievi per capire lo spessore del metallo rimasto dopo "l'attacco" del materiale biologico e la corrosione operata del mare. A seguire, si penserà alla sostituzione delle lamiere nelle zone con corrosione passante e alla chiusura di tutti gli accessi al mare delle parti in libera circolazione per rendere stagne le due zone estreme in prossimità delle casse di zavorra. Infine la nuova pitturazione, fedele all'originale.
Il lotto due invece prevede lavori di messa sicurezza degli interni. Abbattimento di alcune paratie e controsoffitti, riparazioni di altre, eliminazione di chiodi e rivetti ma anche riparazioni di alcuni manufatti; in alcuni casi si prevede che gli arredamenti di bordo non recuperabili vengano demoliti e successivamente ricostruiti. All'interno del "Da Vinci" anche opere in legno da ripristinare, casse di sentina da raschiare, superfici da sabbiare. Infine la pittura anti-sdrucciolo da ridare sui camminamenti. Un lavoro complesso dunque, per quello che dovrebbe diventare un nuovo simbolo della città, che potrebbe essere ospitato direttamente dentro i bacini dello stesso arsenale.

FONTE: Logo Cittadellaspezia

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